Coronavirus
L'Italia dice addio al suo vaccino. Il progetto ReiThera è ormai fallito
La società di Castel Romano ha pendenze con il fisco e questo complica le cose. Serve un immobile da 4 mln di euro ma i fondi sono bloccati
L'Italia dice addio al suo vaccino. Il progetto ReiThera è ormai fallito
L'emergenza Coronavirus in Italia continua, i numeri sono in discesa ma in attesa dell'immunità di gregge la situazione resta ancora incerta. La speranza è riposta nei vaccini, per questo il governo stava accelerando per avere un vaccino made in Italy, avendo individuato nell'azienda di Castel Romano Reithera, il giusto progetto su cui lavorare. Ma c'è stato - si legge sul Corriere della Sera - un brusco stop, forse definitivo. Insomma la corsa per il vaccino italiano per l’immunità al coronavirus Covid 19 è sempre più in salita, ancora prima di avere finalmente chiarezza sui suoi reali dati di efficacia. L’azienda di Castel Romano è fragile perché esposta con le banche. Aveva scommesso molto sui fondi di Invitalia e ora sta valutando se riformulare la richiesta di finanziamento pubblico dopo aver eliminato le voci contestate. In altri termini, ReiThera non ha diritto di usare i sussidi destinati al vaccino per comprarsi un immobile da quattro milioni di euro a Castel Romano, come aveva previsto.
L’azienda in questa fase - prosegue il Corriere - non rilascia dichiarazioni ufficiali, ma smentisce di aver promesso tempi stretti nei mesi scorsi solo per spingere il governo a finanziarla. Al contrario, spiega le lentezze attuali con il fatto che i fondi pubblici (40 milioni di prestiti e 41 milioni a fondo perduto) sono stati solo promessi ma mai versati. Di certo, come ha osservato sul Foglio lo scienziato Enrico Bucci, le scadenze inizialmente previste da ReiThera nei documenti consegnati a Aifa sono state poi ritirate. E più passano le settimane, più diventa difficile trovare in Europa anziani non ancora vaccinati sui quali condurre le sperimentazioni. Il governo non chiude la porta, ma vuole concretezza. «Se i risultati scientifici della seconda fase sono buoni, certamente faremo uno sforzo per salvare il progetto di ReiThera», dice il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. "Ma è altrettanto certo che non finanzieremo operazioni immobiliari non correlate al progetto scientifico".