Costume
Ecco 5 itinerari golosi: alla scoperta delle eccellenze culinarie italiane
Lungo la penisola, alla ricerca di evasioni gustose e originali, tra le colline, in vigna, nei trabocchi sul mare o in prestigiosi caffè storici...
Dal Piemonte all'Abruzzo, un viaggio da nord a sud alla scoperta delle eccellenze culinarie italiane
Abruzzo, a pranzo nel trabocco
Prende il nome dall’elemento più iconico, quelle palafitte protese in mare con enormi reti da pesca appese a lunghissimi pali di legno. Questo tratto di costa dell’Adriatico a sud di Pescara, che va da Ortona fino a Vasto, nella provincia abruzzese di Chieti, ha un elemento che la rende inconfondibile. Sono i trabocchi, queste palafitte/casette/luoghi di lavoro decisamente scenografici che punteggiano la costa.
La loro storia racconta una vita difficile di contadini abruzzesi che, soprattutto nel periodo invernale, si improvvisavano pescatori e, non essendo uomini di mare, inventavano queste strutture per non avventurarsi in barca.
Per capire la storia, le avventure, le tecniche di pesca e di costruzione si va al Trabocco di Punta Tufano: qui il proprietario, appartenente a generazioni di pescatori, spiega con pazienza e allestisce magnifici pranzi a base di pescato freschissimo, come il tipico brodetto alla vastese, piatto unico ricchissimo e molto vario. Gli sportivi possono arrivare direttamente in bici percorrendo la famosa ciclabile Via Verde, che recupera la ferrovia Adriatica dismessa.
E dalla Via Verde, che corre parallela alla costa, si sta sviluppando anche la Rete Ciclabile dei Trabocchi, che porta dal mare alle colline, verso quel territorio vitato di grande pregio, da cui si ricavano i grandi vini abruzzesi, Montepulciano, Trebbiano, Cerasuolo.
Per un assaggio di cucina di terra, poi, ecco una vera scoperta: la ventricina, il primo tra i Presidi Slow Food abruzzesi, un insaccato ovoidale di lunga stagionatura ottenuto dalle parti più nobili del maiale, mescolate a polvere di peperone rosso dolce e un pizzico di peperone piccante. La ventricina è ovviamente una produzione di nicchia. Per conoscerla e gustarla bisogna visitare l’Accademia della Ventricina a Scerni.