Costume
La cazzomania
In questa piccola dissertazione trattiamo la crescente esplosione dell'uso della parola "cazzo"
Il Sottosegretario non l'ha deluso: ha improvvisato smitragliate, quasi a scioglilingua, di sequele a base di c... e altre raffinatezze. Proteste degli impiegati, articoli in cui si parla di spettacolo da avanspettacolo, con linguaggio da postribolo, altro che cultura! Conferenze stampa, prese di distanza degli organizzatori, ulteriore pubblicità addirittura con la relazione al Parlamento.
Risultato centrato e forse superiore anche alle aspettative. Ora tutti sappiamo che Morgan aveva avuto l'onore d'essere chiamato a parlare e a dare esempi di cultura e creatività, dopo aver sfidato a una gara di cultura, addirittura... Fedez! Senza la vera creatività sboccacciata di Sgarbi in quell'occasione, chi avrebbe mai sentito parlare di Morgan? Onore al merito per il M° Sgarbi!
Fiore all'occhiello, del rivoluzionario e fantasioso Vittorio, la lezione finale data ai bacchettoni che avevano osato criticarlo, addirittura scandalizzati: "Usare c... non è volgare, essendo il nome dell'organo maschile!" Questa inutile specificazione è un'inattesa scivolata che stona nell'aggiornatissimo e vulcanico Vittorio. Ma non sa che nel neo romanticismo degli amori attuali, quando lui spazientito, urla alla compagna "Ma insomma, che c... vuoi?", lei risponde "Il tuo, caro..."?
Con le sue inimitabili sfuriate, brandendo a manganello il non volgare "testa di c... ", quasi un complimento per lo sfortunato interlocutore, perché ritenuto la parte più nobile e sensibile "dell'uccello", Sgarbi è diventato il punto di riferimento dei cazzomani.