Cronache

Aereo russo, l'Egitto: "Nessun elemento sul terrorismo"

Secondo l'inchiesta preliminare egiziana non ci sono elementi che provino che il disastro dell'aereo russo sul Sinai il 31 ottobre e' stato causato da un atto terroristico. "Il comitato tecnico investigativo non ha finora trovato elementi che indicano un azione illegale o terroristica", si legge in un comunicato.

Una novità clamorosa che pone dei dubbi sulla ricostruzione effettuata da Mosca. Il Cremlino aveva infatti ufficialmente annunciato che si è trattato di un attacco terroristico e anche l'Isis aveva rivendicato l'attentato pubblicando foto dell'esplosivo utilizzato sulla rivista jihadista Dabiq. Ma ora dall'Egitto c'è chi sostiene che l'ipotesi terrroristica sia in realtà stata "pompata" da Putin, ansiosi di mostrarsi anch'egli vittima del terrorismo come la Francia e ad avere più spinta per l'intervento militare in Siria. Solo congetture per ora, ma comunque il dubbio che la vicenda non sia così chiara esiste.

Nel frattempo la compagnia aerea russa Kogalymavia/Metrojet chiedera' un risarcimento da parte delle autorita' egiziane per lo schianto del suo A321 in Sinai, lo scorso 31 ottobre. Lo ha detto a Forbes Ismail Lepiev, proprietario della holding del turismo TH&C che controlla anche il vettore russo. A suo dire, la compagnia aerea conta di raggiungere un accordo con il Cairo fuori dai tribunali.

L'Egitto e' un partner della Russia in molti settori, noi rispettiamo queste relazioni che sono state costruite in decenni, e fino all ultimo proveremo a trovare un accordo per il risarcimento senza iniziative giudiziarie, ha dichiarato il manager. L'A321 della Metrojet e' esploso in volo e si e' schiantato nella penisola del Sinai, dopo essere decollato da Sharm el Sheik diretto a San Pietroburgo. Il bilancio e' stato di 224 morti, tutti cittadini russi. Il 17 novembre, i servizi segreti di Mosca hanno ammesso che si e' trattato di un atto terroristico.