Cronache

Boldrini, liquidazione non pagata alla colf: "Al Caf non rispondeva nessuno"

Anche la sua ex assistente si lamenta: "Mi faceva prenotare il parrucchiere per lei e ritirare gli abiti in tintoria". La replica: "Sono una donna sola"

"Al Caf non rispondeva nessuno". Boldrini, liquidazione non pagata alla colf

Laura Boldrini è finita al centro delle critiche per due episodi relativi a due sue ex collaboratrici. Una ex colf lamenta il mancato pagamento della liquidazione e una sua ex assistente l'accusa di averle fatto svolgere compiti non convenzionali, come prenotarle il parrucchiere e mandarla a ritirare i suoi abiti in tintoria. L'ex presidente della Camera si difende così. "Da settembre - spiega Boldrini a Repubblica - la commercialista ha provato a contattare la funzionaria del Caf che si occupava della pratica di Lilla, ma non è mai riuscita a rintracciarla. È stato un periodo complicato per tutti. Però ammetto che sei mesi sono troppi". L'ex colf non avrebbe ricevuto circa 3000 euro che le sarebbero spettati per la chiusura del rapporto di lavoro.

L'altro caso è quello di una ex collaboratrice parlamentare della Boldrini che in un'intervista ha dichiarato di aver dovuto svolgere compiti che vanno ben oltre il suo ruolo. Dalle lamentele perchè l'hotel era troppo rumoroso, alla prenotazione del parrucchiere, fino al ritiro degli abiti in tintoria. "Sono colpita e dispiaciuta - prosegue Boldrini a Repubblica - dal suo risentimento. Ritirare le giacche in tintoria e prenotarmi il parrucchiere era nei patti. Sapeva che avevo anche delle esigenze personali. Vivo sola, mia figlia è all’estero, non mi muovo in autonomia avendo una tutela. Sono una persona esigente. Ma lo sono anche con me stessa. Posso essere dura, ma sempre rispettando la dignità dei collaboratori".