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Caso Andreea, la scritta nel casolare: "Se non mi avesse tolto il cellulare"

Di Redazione Cronache

È stata trovata una scritta nel casolare in cui sono stati rinvenuti i resti di Andreea Rabciuc. Il fidanzato non crede sia opera sua

Caso Andreea, la scritta nel casolare: "Se non mi avesse tolto il cellulare avrei chiamato mamma". Le ultime ore nel casolare

Si aggiungono sempre più dettagli alla morte di Andreea Rabciuc. Gli inquirenti hanno infatti rinvenuto una scritta col pennarello su un’asse di legno nel casolare, situata vicino ai poveri resti della 27enne scomparsa il 12 marzo 2022 sulla Montecarottese. Naturalmente la scritta, che conterrebbe caratteri maiuscoli e minuscoli mescolati, dovrà essere sottoposta a perizia calligrafica, così come il pennarello, che non si sa se contenga le impronte di Andreea. “Avrei chiamato mamma se lui non mi avesse tolto il cellulare” si legge sull’asse.

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Chi è “lui”? Il pensiero dell’opinione pubblica corre a Simone Gresti, fidanzato di Andreea, per via di qualcosa che è accaduto quella notte. I due avrebbero trascorso la notte prima insieme a un paio di altri amici. Durante la serata pare che la giovane abbia avuto diversi messaggi da altri due uomini, l’ex fidanzato Daniele e un amico di nome Omar. Sarebbe nata inoltre una lite tra Simone e Andreea, e lei, stando alle parole di lui, lei gli avrebbe dato il suo smartphone. L’uomo ha sempre affermato di volerla tutelare e voler chiamare la madre di Andreea, affinché la venisse a prendere. Simone non crede inoltre che quel messaggio sull’asse sia stato scritto da lei.

Io il telefono non gliel’ho tolto, lei è scappata via - ha spiegato Simone a “Chi l’ha visto?” -. Il telefono me l’ha dato lei. Poi la scritta è di Andreea? Perché io, io… Sinceramente mi sembra una cosa veramente assurda e… In fondo lei voleva andare via, io non volevo che chiamasse qualcun altro, cioè io non sono un mostro, non volevo metterla nelle condizioni di pericolo, volevo semplicemente tutelarla. Poi… è successa tutta una serie di cose che io sinceramente non mi spiego perché a me sembra assurdo però non era mia intenzione fare del male ad Andreea o non darle il telefono o… assolutamente no, volevo semplicemente tutelarla. Non le ho dato il telefono? Come faccio a darle il telefono se una persona fugge? Che ci dovevo fare con il telefono di Andreea, perché me lo sarei dovuto tenere?”. L'uomo è indagato per droga, sequestro di persona, omicidio e istigazione al suicidio.

La partita per gli inquirenti non si gioca però solo sull’ultimo avvistamento di Andreea, ma anche nei giorni successivi. Moreno, il proprietario del casolare del rinvenimento, aveva invitato gli inquirenti a effettuare un sopralluogo pochi giorni dopo la scomparsa, il 17 marzo, ma non è noto il verbale del sopralluogo. L’uomo era andato nella sua proprietà perché allertato dal fratello su una finestra rotta, che immediatamente dopo era stata riparata. “Anche a ricordarlo mi fa venire i brividi” è il suo commento al pensiero del ritrovamento dei resti.

Alcuni youtuber sono entrati nel casolare l’1 aprile, scambiandolo per l’effettivo luogo dell’ultimo avvistamento di Andreea, ma non hanno visto nessun corpo. Hanno però notato la finestra rotta, che a questo punto deve essere stata danneggiata tra il 17 marzo e l’1 aprile. “Stavamo cercando degli indizi di un festino e se tu cerchi un indizio di un festino vai a vedere qualsiasi… cioè noi siamo andati a vedere… gli angoli delle mura. Non c’era niente”, ha raccontato uno di loro.