Cronache

"Strage di Erba, cercare la verità Nordio? Ok l'inappellabilità per i pm"

di Eleonora Perego

Parla Luca Palamara, l'ex capo dell'Associazione nazionale magistrati

Parla Palamara

Come cambia la giustizia con il via libero definitivo alla Legge Nordio? È giusto il rigetto dell’istanza di scarcerazione del governatore ligure Giovanni Toti? Verrà accolta la richiesta di citare come responsabili civili la presidenza del Consiglio e il Viminale da parte dei figli di Paolo Borsellino?

Luca Palamara, già capo dell’Associazione nazionale magistrati ed ex membro del Consiglio superiore della magistratura, interpellato da affaritaliani.it, dà la sua chiave di lettura sui casi giudiziari più caldi, ma anche un parare sulla tanto discussa Legge Nordio.

Legge Nordio: inappellabilità per la Procura in caso di sentenza di assoluzione dell'imputato. Non è previsto il contrario, ovvero inappellabilità dell'imputato dichiarato colpevole in secondo grado. Non c'è pericolo di creare squilibrio a favore dell’imputato?

Con riferimento al tema  della inappellabilità bisogna pur considerare che in Italia sovente capita che dopo molti anni di giudizio i processi si concludono con una assoluzione. Ipotizzare che dopo anni  di calvario un imputato debba ulteriormente attendere altri anni di giudizio per finire nuovamente assolto mi sembra un supplizio contrario al principio della ragionevole durata dei tempi del processo scolpito in tutte le convenzioni internazionali. Peraltro la riforma Nordio non riguarda tutti i reati ma limita l’inappellabilità solamente a quelli meno gravi lasciando immutato l’impianto normativa per i reati di grave allarme sociale. Quanto alla asimmetria con le impugnazioni del pubblico ministero deve essere considerato il principio contenuto nell’articolo 27 della Costituzione che prevede una presunzione di non colpevolezza fino all’ultimo grado di giudizio. Negare in questo caso all’imputato di poter appellare la sentenza infliggerebbe palesemente con questo principio.

Strage di Erba. Che idea si è fatto della mancata revisione? Lei avrebbe consentito lo svolgimento almeno di un nuovo processo?

Io penso che l’istituto della revisione del processo debba essere praticato ogni qualvolta ci sia una emergenza di nuove risultanze probatorie. L’idea che la sentenza passata in giudicato sia immutabile e intangibile contrasta con questo principio. Nel caso di Erba ovviamente bisogna tener conto di quella che è stata la decisione dei giudici e accettarne il verdetto e la successiva motivazione. Ma la ricerca della verità è un principio al quale non si deve mai derogare e punire un giudice, come nel caso di Tarfusser, che abbia cercato di fare questo lo ritengo profondamente ingiusto.

Inchiesta Liguria, hanno rigettato l’istanza di scarcerazione a Toti. Giusto o sbagliato? Non c'è pericolo che alteri prove?

Se è giusto o sbagliato lo ìdiranno i giudici del processo a seguito delle inevitabili istanze che presenteranno i difensori. Per il momento non possiamo non attestarci su quanto emerge dalle carte processuali evidenziando come la vicenda Toti in realtà riguarda il tema e le modalità con le quali la politica viene finanziata dai privati.

Depistaggi su via D'Amelio, i figli di Borsellino hanno citato in giudizio Presidenza del Consiglio e Viminale. Secondo lei ha possibilità di essere accolta dalla Corte?

La famiglia Borsellino ha tutto il diritto di sapere fino in fondo come sono andate le vicende di quel tragico attentato del 19 luglio del 1992. Fino a oggi purtroppo non c’è mai stata una risposta certa e anche il mondo della magistratura da questo punto di vista ha il dovere e l’obbligo di dare una risposta.