Cronache
Gli americani fanno esplodere il Nord Stream, ma chissenefrega? C'è Sanremo!
L'inchiesta del premio Pulitzer Seymour Hersh punta il dito sulla Casa Bianca, ma qui discutiamo di Roberto Benigni e Chiara Ferragni
Il sovrano Biden ha il diritto di fare esplodere tutte le nostre fragili costruzioni giuridiche e a noi non resta che prenderne atto
Mentre la patria del bel canto si domanda chi vincerà il festival di Sanremo, la notizia dell’inchiesta giornalistica condotta dal premio Pulitzer Seymour Hersh sul sabotaggio dei gasdotti Nord Stream passa in secondo piano, oserei dire in cronaca, senza che la politica, la magistratura o l’opinione pubblica si pongano serie domande.
In estrema sintesi, Seymour Hersh sostiene (con dovizia di particolari), che i due gasdotti siano stati fatti esplodere da sommozzatori americani incaricati da Joe Biden, il quale, prima di autorizzare la missione, avrebbe persino avvertito Olaf Scholz.
La cosa sembra non interessare a nessuno, siamo talmente abituati all’assurdo da non essere più in grado di indignarci. In fondo, Gli Stati Uniti hanno compiuto un sabotaggio per liberare l’Europa (e soprattutto la Germania) dalla dipendenza dal gas fornito a basso costo dalla Federazione Russa, ottenendo un triplice risultato: indebolire la Federazione Russa, rendere l’Europa non condizionabile e vendere il proprio gas liquido. I risultati sono stati raggiunti, nessuno (neppure Olaf Scholz) si è lamentato, dunque si può affermare che Joe Biden abbia agito legittimamente.
Da giurista – so di essere pedante – avrei molto da obiettare.
Mai come in questi ultimi tre anni abbiamo assistito a un fenomeno di sistematica violazione del diritto vigente in nome dello stato di emergenza (pandemica, bellica). E’ sufficiente leggere le motivazioni con cui la Corte Costituzionale ha giudicato legittimi gli obblighi vaccinali per rendersi conto che sì, esiste ancora una Costituzione, ma in casi di emergenza il potere esecutivo può violarla nell’interesse collettivo. Mi limito, sommessamente, a osservare che le Costituzioni sono nate proprio per tutelare i cittadini contro gli abusi del potere esecutivo…
Così, un atto di terrorismo internazionale compiuto con l’autorizzazione del Presidente degli Stati Uniti passa sotto silenzio: il fine giustifica i mezzi.
La logica di guerra – che giorno dopo giorno ci avvicina a una catastrofe senza precedenti nella storia – prevale su tutto, persino sul diritto. In fondo, il diritto è un lusso che ci possiamo permettere in tempi ordinari, ma questi sono tempi emergenziali. Nessuno osserva che se i nostri sono tempi emergenziali è perché qualcuno ha perseguito un preciso disegno politico di allargamento della NATO (per non parlare del perseguimento dei progetti di gain of function che hanno fatto sì che un virus creato in laboratorio - sostengono alcuni - uccidesse oltre sei milioni di noi esseri umani).