Cronache
Ischia, Pichetto Fratin: "Arrestare i sindaci". Salvini: "Io li proteggo"
"Basterebbe mettere in galera il sindaco e coloro che lo lasciano fare", ma poi corregge: "Non mi riferisco a nessuno in particolare, tantomeno al commissario"
Disastro di Ischia, Pichetto Fratin parla di "galera", poi corregge il tiro: "Solo considerazioni generali"
"Secondo me basterebbe mettere in galera il sindaco e coloro che lo lasciano fare", ha detto il ministro per l'Ambiente e la sicurezza energetica Pichetto Fratin, commentando il disastro di Ischia. "Stando attenti - ha aggiunto - a non mettere in galera il sindaco il cui vicino costruisce un pollaio".
Le sue parole hanno ovviamente molto discutere, spingendo lo staff del ministro a una precisazione: "La dichiarazione secondo cui contro l’abusivismo edilizio 'basterebbe mettere in galera il sindaco e tutti quelli che lasciano fare' è una riflessione di carattere generale e non fa riferimento ad alcun amministratore in modo particolare. Tantomeno si riferisce al commissario prefettizio che sta guidando in modo inappuntabile Casamicciola da quando è stata indicata dal Governo".
Il ministro ha aggiunto: “Io confischerei quello che è abusivo, e poi andrei a vedere caso per caso". Secondo il ministro, infatti, “una cosa è condonare piccole inosservanze, che spesso le costruzioni si portano dietro da decenni. Altro sono i grandi abusi, le costruzioni in totale assenza di piani regolatori, in sfregio al paesaggio e alla sicurezza ambientale, che spesso vengono innalzate in una notte”.
Ischia: Salvini, arrestare sindaci? "Io voglio proteggerli"
"Qualcuno vorrebbe arrestare i sindaci, io invece li voglio proteggere e liberare dalla burocrazia". Lo afferma il vicepremier Matteo Salvini nel suo intervento all'evento Lombardia 2030.
Il Sindaco di Lacco Ameno: "Sono basito"
"Se il ministro Gilberto Pichetto Fratin si riferisce a quanto accaduto a Casamicciola credo che non sappia di cosa stiamo parlando. Se il discorso è in generale faccia una legge che prevede l'arresto dei sindaci. Se pensa che così risolve il problema proceda subito". Lo dice il sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, che così replica alle parole del ministro dell'Ambiente. "Resto incredulo per la sua affermazione - ha aggiunto - soprattutto perché da Meloni a Sangiuliano, a Crosetto ci sono stati tutti vicini. Non capisco nel momento in cui governo nazionale e quello regionale ci stanno mostrando massima vicinanza. Sono basito".
Il coordinatore di Anci Campania: "Da Pichetto Fratin parole sconcertanti"
"Le dichiarazioni del ministro Pichetto Fratin sono sconcertanti. Arrestare i sindaci? Per quale reato? Siamo di fronte ad una totale ignoranza delle norme del diritto amministrativo e ad un conflitto tra Istituzioni gravissimo". Così, in una nota, il sindaco di Pollica (Salerno) e coordinatore dei Piccoli Comuni di Anci Campania, Stefano Pisani, commentando le dichiarazioni del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin.
"I sindaci - aggiunge Pisani - si trovano a fronteggiare gli abusi con una normazione insufficiente, farraginosa e priva di copertura finanziaria per gli abbattimenti. Il ministro ci dovrebbe dire con quale personale nei piccoli Comuni possiamo avere un controllo capillare come quello che lui auspica? Il ministro sa quanto tempo impieghiamo per definire un progetto esecutivo di messa in sicurezza del territorio?". "Credo - prosegue il primo cittadino di Pollica - che il ministro debba in primo luogo scusarsi con i sindaci di tutta Italia, unico baluardo rimasto al nostro Paese e poi convocare immediatamente un tavolo di lavoro con gli amministratori locali per definire un percorso virtuoso per combattere il dissesto idrogeologico. Se ciò non dovesse accadere, il ministro può solo scegliere di concludere rapidamente la sua esperienza di Governo".
"La scorsa settimana - conclude Pisani - nel corso dell’assemblea Anci, il presidente Meloni ha promesso un alleggerimento delle responsabilità penali dei sindaci (mediante la modifica del reato di abuso di ufficio e l’eliminazione del reato di traffico di influenze), spero a questo punto in un suo intervento che porti a coerenza le azioni di Governo".
Decaro (Anci): "Inaccettabile Pichetto, si scusi"
"Il commento del ministro Pichetto Fratin sulla tragedia di Ischia, mentre ancora si cercano i dispersi e si contano le vittime, è di una volgarità inaccettabile e denota una grave ignoranza dell’argomento". Lo dice Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell'Anci, che aggiunge: "Siamo sicuri che non rappresenti la linea del governo sul tema annoso e drammatico del dissesto idrogeologico del nostro territorio, delle sue responsabilità, e di chi e come ci si possa mettere riparo. Liquidare la questione scaricando tutta la responsabilità sui sindaci, addirittura auspicando che vengano “messi in galera”, è l’opposto di quello che un rappresentante delle istituzioni dovrebbe fare: ora dal ministro aspettiamo delle scuse verso i sindaci italiani", sottoline Decaro, e ricorda che "da anni, in tutti gli incontri e in tutte le occasioni, l’Anci sostiene con forza la necessità di varare un piano straordinario per la manutenzione del territorio, nell’interesse esclusivo e primario dei nostri concittadini. Se si trovasse un ministro disposto a impegnarsi in questa direzione, noi sindaci saremmo pronti a dare il nostro contributo come, del resto, facciamo sempre con uno spirito di collaborazione che non traspare certo dalle dichiarazioni di Pichetto Fratin".
"Il dramma della fragilità del territorio italiano e della mancanza di una sua manutenzione - prosegue Decaro - va molto oltre le competenze dei singoli sindaci. Questi casomai rappresentano un presidio importante per il territorio, sia per la sua integrità che per la sua valorizzazione. Da anni chiediamo il varo di politiche attive per evitare lo spopolamento dei piccoli comuni e per contrastare il dissesto idrogeologico. I ritardi e gli errori si accumulano, come lamentiamo da tempo, nelle fasi che precedono l’avvio dei lavori per la tutela del territorio: nell’erogazione delle risorse e nella programmazione. Fasi delle quali non rispondono i Comuni. Ci sono risorse - continua il presidente dell'Anci - ferme da anni per gli interventi di risanamento del dissesto idrogeologico che, come certifica la Corte dei conti, non vengono spese, e ora altre ne sono previste all’interno del Pnrr. Il governo e i suoi ministri - conclude Decaro - dovrebbero innanzi tutto preoccuparsi di accelerare e semplificare le procedure, come giustamente ha ricordato anche il presidente del consiglio intervenendo giovedì scorso all’Assemblea dell’Anci di Bergamo. Le polemiche e gli scaricabarile non sono degni di momenti così drammatici e non danno alcuna risposta alle esigenze e alla rabbia giustificata dei cittadini colpiti".