Cronache
Le parole dei media che hanno caratterizzato il mondo nel 2022
L'analisi di alcune delle espressioni protagoniste dell’anno che sta per concludersi
La crisi energetica
Le sanzioni decise da Bruxelles in risposta all'intervento militare russo in Ucraina hanno prodotto una crisi energetica senza precedenti dal secondo dopoguerra, che sta mettendo in ginocchio l'industria europea.
Con la riduzione delle importazioni di gas naturale dalla Russia e la ricerca affannosa di GNL (Gas Naturale Liquefatto) in giro per il mondo per cercare di sostituirlo, i costi dell'energia sono schizzati alle stelle e gli stabilimenti produttivi più energivori hanno ricevuto bollette altissime: anche otto volte più alte della fatturazione ricevuta nello stesso periodo di riferimento del 2021.
I rincari hanno riguardato anche le attività commerciali, in particolare supermercati, bar, ristoranti e rivendite di carne o altri prodotti freschi, costretti a usare sistemi di refrigerazione.
Le parole con cui i media hanno raccontato la crisi energetica sono: crisi del gas, caro energia, diversificazione delle fonti, bollette insostenibili, caro bollette, riduzione dei consumi, transizione energetica.
L’Inflazione
Il termine “inflazione”, derivante dal latino inflatio, “gonfiatura”, indica in economia l’aumento prolungato e costante del livello medio generale dei prezzi in un dato lasso di tempo, determinante una diminuzione del potere d’acquisto della moneta.
L’inflazione ha investito molti Paesi, inclusa l’Italia, e ha catalizzato l’attenzione dei media e del dibattito pubblico perché, seppure in leggero calo a novembre (10%) rispetto a ottobre (10,6%), resta comunque a doppia cifra.
Le parole più usate dai giornalisti per parlare di inflazione sono state: prezzi al consumo, sistema dei prezzi al consumo, carrello della spesa, paniere (è un indice che misura nel tempo le variazioni dei prezzi di un insieme di beni e servizi), rincaro di ampia portata, incremento dei prezzi, inflazione galoppante.