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Cronache
Lily Allen riporta il cucciolo al canile: "Ha mangiato i passaporti dei miei figli". Gli animalisti: "Ne compri uno robot"

Lily Allen ha raccontato di aver restituito il cane adottato in pandemia perché ha mangiato i passaporti dei figli

Lily Allen durante la pandemia di Covid ha adottato un cucciolo che ha poi chiamato Mary per fare compagnia ai figli. Ora però ha deciso di riportarlo al rifugio in cui lo aveva preso perché l'animale ha mangiato i passaporti dei bambini. La notizia è stata diffusa dalla stessa Lily Allen durante una puntata del suo podcast "Miss Me" in compagnia del marito David Harbour in cui ha dichiarato di voler riprovare con un nuovo cucciolo.

“Il cane ha mangiato tutti e tre i nostri passaporti e i visti e non posso dirvi quanti soldi mi è costato sostituire tutto perché eravamo nel periodo del Covid – ha raccontato la cantante - È stato un incubo logistico: il padre dei miei figli vive in Inghilterra e non sono riuscita a farli tornare da lui per circa quattro o cinque mesi, tutto perché quel cane aveva mangiato i loro passaporti. "Non riuscivo più a guardarla. Era tipo: ‘Mi hai rovinato la vita’”.

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Lily Allen ha aggiunto che la cucciola, a cui aveva creato un account Instagram, ha mangiato anche altri effetti personali e che "si comportava molto male. Semplicemente non ha funzionato e i passaporti sono stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso, per così dire".


 

Come prevedibile il racconto di Lily Allen ha fatto infuriare gli amanti degli animali che tramite i social hanno espresso tutto il loro disappunto: "La masticazione del cucciolo è naturale. Ed è colpa TUA se i passaporti sono rovinati, perché lasciarli a portata di mano di un cucciolo?! Assumiti la responsabilità della tua vita e non incolpare un cane! E NON prenderne un altro, poiché sembra che tu li veda come un accessorio“ scrive un utente.

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Anche la PETA (People for the Ethical Treatment of Animals), organizzazione internazionale per i diritti degli animali, si è espressa sul tema con una lettera aperta a Lily Allen in cui scrive: "I cani non dovrebbero mai essere trattati come accessori da scartare quando diventano scomodi. È per questo motivo che vi preghiamo, per favore, di non prendere un altro cane. Mentre potresti ottenere nuovi passaporti e riprenotare i tuoi voli, Mary potrebbe trascorrere molti mesi nel rifugio in attesa di una nuova famiglia, se è abbastanza fortunata da trovarne una". La PETA con una certa ironia ha poi inviato ad Allen un cagnolino meccanico "che non richiede la cura, la pazienza o l'impegno di uno vero".

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