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Cronache
Papa Francesco, dalle benedizioni gay ai libri porno. Gli scandali da Fazio
Papa Francesco Fazio

Papa Francesco, dalle benedizioni gay ai libri porno. Tutti gli scandali in Tv da Fazio

Intanto diciamo subito che stasera Papa Francesco sarà ospite fisicamente da Fabio Fazio, che già si sta lucidando le alucce e gongola serafico della nuova occasione che gli porterà ulteriore fama, visibilità e sghei. Speriamo che Fazio non si comporti come fece con Gino Cecchettin sulla questione dell’account e abbia invece il coraggio di chiedere al Pontefice come mai abbia messo alla guida del Sant’ Uffizio un cardinale che ha scritto due libri pornografici. La vicenda è nota e riguarda la cosiddetta benedizione delle coppie gay voluta dal cardinal Fernandez, a capo del Sant’Uffizio e che ha scritto due libri dal contenuto definito pornografico.

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Ieri ci siamo occupati delle parole del cardinal Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, che per la prima volta ha voluto prendere le distanze dal Papa sulla questione delle coppie omosessuali.

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L’altro ieri i vescovi africani si erano ribellati alla nuova strampalata iniziativa, peraltro criticata in Occidente anche dai gay stessi. Il Papa aveva cercato di mettere una toppa, peggiore del buco, dicendo che le benedizioni delle coppie gay dovevano essere veloci, “pochi secondi” e poi via, senza che nessuno se ne accorgesse, la qual cosa, come detto, non è piaciuta neppure ai gay stessi e dobbiamo dire giustamente. Allora il Papa era di nuovo corso ai ripari, si fa per dire, dicendo che però i transessuali, cioè Lbgtq, non avevano diritto alla benedizione ma solo i gay doc e francamente non si capisce il perché. Resosi conto che il papocchio (scusate il gioco di parole) aumentava e la confusione cavalcava sovrana nelle lande di Pietro, ieri c’ha riprovato ancora a fare il sarto ma anche questa volta è uscito più che un abito riparato una pecionata. Infatti, via X ha chiarito, per modo di dire:

Il provvedimento sulle benedizioni delle coppie gay riguarda "le persone, non le organizzazioni. Se viene l'associazione Lgbt no, le persone invece sempre". Di nuovo il pasticcio tra gay e Lgbt che sono cose diverse.

Sull’Africa invece ha fatto finalmente marcia indietro perché ha capito che proprio non è aria: "La cultura non lo accetta. Noi benediciamo le persone, non il peccato, forse vengono come coppie o come persone". E poi: "Quando benediciamo un imprenditore non ci chiediamo se ha rubato". E qui la confusione tra gay, trans e imprenditori è massima. Di fatto ha ribadito la sua strana discriminazione con aperture, limitate e pasticciatissime ai gay, ma non agli “altri”, cioè ai Lgbtq –senza g, direbbe Grillo.

Ed infine: “La pace esige il rispetto della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. I tentativi di introdurre nuovi diritti, non sempre accettabili, producono colonizzazioni ideologiche che provocano divisioni anziché favorire la pace, come nel caso della teoria del gender”. Insomma la confusione regna sovrana in Oltretevere, ma nel frattempo i conservatori, i tradizionalisti, cominciano a dare segni che la misura è colma e uno scisma potrebbe essere vicino. L’ultima vicenda che ha visto protagonista il cardinal Raymond Leo Burke è stata significativa. All’alto prelato conservatore è stato tolto, letteralmente, vitto e alloggio per aver espresso considerazioni dottrinali, peraltro nell’ambito di quanto previsto dal Diritto Canonico.

E ben presente è anche il caso di Padre Georg, il segretario particolare di Papa Benedetto XVI, che è stato cacciato dal Vaticano e rimandato senza lavoro nelle gelide lontane lande della Foresta Nera in Germania. Il Washington Post, l’altro giorno ha lanciato una suggestiva ipotesi: era Ratzinger a proteggere Francesco dagli attacchi dei conservatori, “il Papa emerito e il Papa effettivo si sostenevano l’un l’altro”. E forse proprio quando questo equilibrio non c’è stato più Bergoglio ha preso il sopravvento e cardinali e vescovi conservatori ne stanno facendo le spese.

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