Pensioni, allarme per i più giovani e APE. RIFORMA PENSIONI NEWS
PENSIONI, Ape, quota 41, RITA: allarme giovani. Riforma pensioni news
PENSIONI, LAVORI USURANTI. INPS, DOMANDE ENTRO 1 MAGGIO 2017. RIFORMA PENSIONI NEWS
Pensioni e lavori usuranti servono due requisti: età anagrafica e anzianità contributiva. Anzianità contributiva, con minimo 35 anni di contributi e età anagrafica, 61 anni e 7 mesi. Domande da presentare all'Inps entro il primo maggio 2017.
Corbello (Assoprevidenza): tra emergenza demografica e incerte prospettive economiche nemmeno la previdenza complementare potrà bastare per i millennial
Le proposte dell’Associazione: welfare integrato e flessibile, supporto alle famiglie per incentivare le nascite, piani di inserimento nel mondo produttivo dell’immigrazione di qualità, assicurazione obbligatoria contro la non autosufficienza
“In assenza di interventi che contrastino il calo demografico e con forti incertezze occupazionali nemmeno la previdenza complementare, tradizionalmente intesa, basterà per garantire ai più giovani una vecchiaia decorosa”. Lo affermerà il presidente di Assoprevidenza Sergio Corbello intervenendo oggi a Roma alla tavola rotonda di Obiettivo Italia “Il welfare dei millennial”.
Il mercato del lavoro, sostiene Corbello, resta il problema primario: “La disoccupazione, combinata con gli effetti della non continuità di impiego che caratterizza soprattutto il lavoro giovanile, ha pesanti ricadute sul welfare, a cominciare dalla pensione di base, perché si riducono progressivamente gli apporti contributivi”. Una valida risposta, secondo il Presidente di Assoprevidenza, possono essere prodotti e programmi di welfare integrato estremamente flessibili, che mettano insieme previdenza e sanità, coperture di bisogni diversi - ivi compreso un ombrello contributivo per brevi periodi di disoccupazione involontaria - con possibilità che vi possano contribuire datori di lavoro e dipendenti e, senza soluzione di continuità, gli interessati divenuti, non necessariamente per scelta, lavoratori autonomi.
Le prospettive per i millennials appaiono ancora più allarmanti a causa dell’emergenza demografica (denatalità e crescente invecchiamento). Secondo Sergio Corbello occorrono da una parte” interventi di sostegno e supporto alle famiglie per incentivare le nascite”, dall’altra “politiche di inserimento nel ciclo produttivo dell’immigrazione di qualità”.
Infine, con riferimento al progressivo invecchiamento della popolazione - afferma Corbello, rilanciando una proposta che Assoprevidenza porta avanti da anni - occorre rendere obbligatoria l’assicurazione cosiddetta LTC (Long Term Care), che interviene con sostegno economico o con la fornitura di servizi in caso di perdita dell’autosufficienza. L’obbligatorietà (vita intera) esalta la solidarietà intergenerazionale della copertura e ne rende assai contenuti i costi individuali.
Pensioni, Quota 41 e precoci
Tema delicatissimo quello dei lavoratori precoci e dalla Quota 41 prevista in Legge di Bilancio 2017. La platea dei potenziali beneficiari non si allarga al momento: occorre maturare 12 mesi di versamenti per periodi di lavoro effettivi prima di aver compiuto il diciannovesimo anno di età. Serve poi il riconoscimento di alcune condizioni di tutela legate allo stato di disoccupazione e all'attività svolta. Andiamo con ordine: urge aver interrotto il rapporto per licenziamento o giusta causa. In più devono essere state terminato tutte le prestazioni di legge da almeno tre mesi. Gli aspitanti pensionati delle categorie lavori pesanti o usuranti devono aver svolta l'attività lavorativa per almeno gli ultimi sei anni e in via continuativa.
Pensioni, APE e RITA
APE, il tanto sospirato anticipo pensionistico. L'Inps farà una graduatoria con precedenza ai lavoratori disoccupati e in seconda battuta a quelli con invalidità o persone a carico. RITA, attenti alla circolare Covip di un paio di settimane che ha dato la regola. Occorre certificazione dei requisiti APE dall'Inps e aver cessato il rapporto di lavoro, ma la misura potrà anche essere alternativa al prestito pensionistico. L'ardua decisione spetterà al lavoratore-pensionato.