Cronache
Saman, si allarga il cerchio degli indagati: due zie della 18enne all'estero
Indagate le zie che vivono in Francia e Regno Unito per pressioni sul fratello di Saman
Saman Abbas, indagate le zie della 18enne pachistana scomparsa ormai da quasi due mesi. La Procura di Reggio Emilia ha ottenuto un ordine europeo di indagine che porterebbe a 7 il numero degli iscritti nel fascicolo
La 18enne d'origine pachistana sparita da Novellara, nella Bassa Reggiana, secondo gli inquirenti sarebbe stata uccisa per aver rifiutato un matrimonio islamico combinato dai genitori e per essersi fidanzata col pachistano 'sbagliato', un 21enne nato e cresciuto in Italia, conosciuto online. Le nuove indagate dalla Procura di Reggio Emilia si aggiungerebbero ai cinque già nel fascicolo, per omicidio premeditato, occultamento di cadavere e sequestro di persona, di cui è titolare la pm Laura Galli e con la supervisione del procuratore capo reggente Isabella Chiesi.
Si tratterebbe di una zia che vive nel Regno Unito, la quale il primo maggio, all'indomani della data del presunto delitto, ha inviato un messaggio audio su whatsapp al fratello minorenne di Saman Abbas, da un'utenza inglese, intimandogli di non raccontare nulla. Un'altra zia invece dalla Francia, avrebbe fatto analoghe pressioni al 16enne, dandogli istruzioni su come comportarsi. Le indagini sulle due donne potrebbero focalizzarsi anche sull'acquisizione del telefonino.
Altri accertamenti verranno fatti, con la nomina di uno specifico consulente tecnico nei prossimi giorni anche sullo smartphone di Ikram Ijaz, uno dei due cugini indagati e unico arrestato della vicenda, a Reggio Emilia dopo essere stato estradato dalla Francia il 9 giugno scorso.
Si cerca di individuare indicazioni precise sul luogo in cui è stato occultato il cadavere di Saman. Il cugino 28enne però finora si è sempre detto "estraneo ai fatti", come ribadito all'interrogatorio di garanzia il 12 giugno scorso. Ma si pensa non sia così dato che il 29 aprile era stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza fuori dalla cascina agricola di Novellara dove lavorava insieme alla famiglia Abbas, mentre si dirigeva nei campi a scavare presumibilmente la fossa dove seppellirla. Nel filmato appariva insieme allo zio (killer) Danish Hasnain, 33 anni, (a confermarlo esecutore materiale dell'omicidio anche il fratello di Saman durante l'incidente probatorio) e l'altro cugino 35enne Nomanhulaq Nomanhulaq, entrambi latitanti in Europa e irreperibili pure dai loro avvocati.
Le nuove modalità di ricerca con le unità cinofile del Canton Ticino
Si cerca senza sosta anche oggi tra le campagne della Bassa Reggiana. Concluso il lavoro preparatorio dei giorni scorsi attraverso i carotaggi del terreno per portare in superficie eventuali tracce, venerdì mattina entreranno in campo anche le unità cinofile della “Detection Dogs Ticino” che si affiancheranno a quelle dei carabinieri. L'Associazione di volontari che si occupa della formazione di cani per la ricerca di sostanze, contattata nei giorni scorsi dai militari dell’Arma, utilizzerà per l'occasione 7 cani di varie razze, addestrati esclusivamente per percepire tracce ematiche e resti umani. I volontari del Canton Ticino e i loro cani saranno impegnati nelle ricerche da venerdì a domenica. Con loro si coprirà tutta l'area dell'azienda e in particolare alcune decine di serre più a ridosso del casolare principale dove sono stati fatti i fori nel terreno. Il Comune di Novellara offrirà vitto e alloggio alla spedizione ‘svizzera’ in trasferta.
Indagati e anche loro ricercati rimangono i genitori di Saman, Shabbar Abbas, 47 anni e Nazia Shaheen, 46 anni, fuggiti in Pakistan il primo maggio con un biglietto aereo di sola andata, come dimostrano le liste d'imbarco e il filmato di Malpensa, che li ritrae in partenza verso Lahore, a due ore di auto da Gujarwala, il villaggio rurale del Punjab di cui sono originari. Al momento non è ancora perfezionato l'iter della rogatoria internazionale utile ad attivare le autorità giudiziarie pachistane. Un summit tecnico si svolgerà oggi in Procura tra magistrati e inquirenti per fare il punto su indagini e ricerche.