Cronache
È tornato il colera. Paura in Sardegna: ricoverato un 71enne. Asl in allerta
Si tratta del primo caso sull'isola dall'epidemia del 1973: ora il "paziente zero" è stabile e in via di dimissione ma si attendono i risultati dall'Iss
Non è escluso che l’uomo possa essersi contagiato dopo aver mangiato frutti di mare crudi, come ha dichiarato lui stesso ai medici. Se la causa è stata il consumo di cibi contaminati, si saprà solo a metà settimana con il responso dell'Istituto superiore di sanità – a cui è stata mandata la coltura del batterio - e che renderà noto il fenotipo.
Intanto in via precauzionale, col coordinamento dell'assessorato regionale alla Sanità, è scattato il protocollo affidato al servizio di Igiene e sanità nella Asl di Sanluri, territorio da cui proviene il pensionato. "Saranno verificate la salubrità degli ambienti di vita e di lavoro della persona" - spiega all'Agi il direttore generale della Asl di Cagliari, Marcello Tidore - "e i contatti che questa ha avuto. Comunque, sembrerebbe un caso isolato", precisa Tidore, ricordando alcune norme di prudenza.
Leggi anche: Incendio in Rsa, il 95enne eroe: "Se avessi avuto un martello..."
Colera, i consigli e le raccomandazioni del medico
"Vogliamo lanciare un appello alle persone. Attenzione, consumate preferibilmente cibi cotti, verificate che l'acqua che utilizzate sia potabile e se proprio dovete consumare cibi crudi, verificate che i frutti di mare siano tabulati e che il pesce sia abbattuto. Il batterio transita nell'acqua".
A quanto spiega Angioni, “il periodo d'incubazione della malattia è breve, da due a cinque giorni, per cui si riesce a fare anche un'associazione temporale con l'eventuale fattore di rischio", per esempio i frutti di mare crudi. "Il sintomo classico è una diarrea profusa, anche fino a 30-40 scariche al giorno, con emissione di piccole quantità di feci però molto frequenti", aggiunge il primario di Malattie Infettive, "poi si può avere anche qualche episodio di vomito, mentre generalmente non si ha febbre".