Cronache
Strage Stresa, indagini sulla scatola nera. Chiesto l'incidente probatorio

Il tecnico nominato dal procuratore depositerà la relazione entro 90 giorni. Il dispositivo completerà l'esame in 60 giorni
Mottarone, l'avvocato di Perocchio, uno degli indagati per l'incidente della funivia Stresa-Mottarone, si è riservato di chiedere l'incidente probatorio per la cosiddetta scatola nera
Il legale della difesa di Enrico Perocchio, il direttore tecnico, tra gli indagati per l'incidente della funivia Stresa Mottarone, si è riservato di chiedere l'incidente probatorio per la cosiddetta scatola nera. Il dispositivo avrebbe registrato l'attività dell'impianto e gli ultimi attimi prima che la cabina precipitasse causando la morte di 14 persone. I dati della scatola nera saranno riprodotti dal tecnico nominato dalla Procura di Verbania negli uffici della società che gestisce l’impianto sequestrato dal giorno dell’incidente. A spiegarlo è stato il legale della nonna materna del piccolo Eitan, Federico Sinagra (studio Caroleo Grimaldi) al termine del conferimento dell’incarico. "E' ancora lì sul posto - ha commentato il legale -. Gli uffici sono sotto sequestro. Si procederà ad aprire, con tutte le garanzie previste a tutela degli indagati, questa scatola nera che altro non è che il computer dell'impianto e si farà una copia forense".
Esaurite le operazioni preliminari agli accertamenti tecnici sui cellulari e sui vari supporti informatici, il comandante provinciale della compagnia dei Carabineri di Verbania, Alberto Cicognani, con il comandante della compagnia di Verbania capitano, Luca Geminale, e il comandante della stazione dei CC di Stresa, maresciallo James Lui, hanno avviato una riunione con il procuratore Olimpia Bossi.
I tre indagati, con Perrocchio, Gabriele Tadini e Luigi Nerini, hanno nominato i loro consulenti. Le manovre di estrapolazione dei dati non avverranno per parole chiave come richiesto dalle difese in quanto ritenuto al momento "troppo complicato".
Dopo il via libera all'incidente probatorio richiesto dalla difesa di Tadini, l'unico degli indagati ai domiciliari, "a perizia sulle cause della precipitazione della cabina della funivia del Mottarone", deciso dal gip del Tribunale di Verbania, Elena Ceriotti, la data dell'8 luglio è quella fissata per il conferimento dell'incarico. L'incidente probatorio sui resti della cabina precipitata, in particolare sulla fune traente e sul sistema frenante di emergenza, non compromette le indagini, come sostenuto dalla procura, si legge, in estrema sintesi, nel provvedimento con cui il gip ha concesso l'incidente probatorio chiesto dal legale Perillo, rilevando i presupposti giuridici per l'accoglimento.