Cronache

Stromboli, un disastro che nessuno sa sistemare. E la politica? Se ne frega

di Ludovica Manusardi Carlesi

L'isola è quasi sempre in regime di emergenza perché in Sicilia, così come in molte zone del Sud Italia, la politica non se ne cura o lo fa sempre troppo tardi

E’ stato un miracolo che non ci siano stati morti! Ma la cosa più assurda è che malgrado i filmati a disposizione delle autorità, non la magistratura, non i carabinieri, non il delegato del sindaco, abbiano chiesto conto della vicenda ai responsabili del disastro che, anzi, si sono dati alla fuga il giorno dopo imbarcando sulla nave per Napoli persone e cose senza che nessuno li abbia fermati. Si sa qualcosa di quella vicenda? Chi ha dato l’autorizzazione per fare le riprese?

La magistratura ha aperto un’indagine? Ha interrogato i responsabili? Silenzio. E i media? Ma cosa ancora più allucinante è che nessuno si sia preoccupato di verificare il territorio devastato, di metterlo in sicurezza proprio per evitare quello che tutti temevano e davano per certo e che puntualmente si è verificato al primo temporale: lo smottamento della montagna. Dov’era, dov’è Fabrizio Curcio capo della protezione civile?

Se questa è la causa recente altri e numerosi sono i problemi atavici irrisolti primi tra tutti la sistemazione dei rifiuti e i corsi d’acqua, quasi asciutti in estate che tuttavia, al primo forte temporale diventano devastanti fiumi in piena.

Fino al 2000 circa i rifiuti, tutti indistintamente mescolati: vetro, plastica, carta, umido, -venivano portati a mezza costa sulla strada che va all’Osservatorio della Marina e qui scaricati in un dirupo che arrivava quasi fino sulla spiaggia; successivamente abbandonata, la discarica è stata ricoperta dalla vegetazione e tutti se ne sono dimenticati finché cinque giorni fa tutta la scarpata si è rovesciata con il suo contenuto immondo su una delle più belle spiagge dell’isola che è ora impraticabile piena di ogni schifezza.