Culture

Chloé Zhao, la regista cinese premio Oscar che racconta gli Stati Uniti

di Sara Perinetto

Nomadland è il film rivelazione degli Oscar 2021 e la sua regista Chloé Zhao è la prima cinese, prima asiatica e seconda donna a vincere il premio miglior regia

In un periodo di tensioni tra Stati Uniti e Cina, un segnale di distensione sembra emergere dalla notte degli Oscar 2021: il premio come miglior regista alla cinese Chloé Zhao mette infatti tutti d’accordo.

Nata a Pechino, ha studiato in Europa e negli Usa, si è laureata in cinema con Spike Lee e parla un po’ di italiano: Chloé Zhao, regista di Nomadland, ha fatto la storia diventando la prima regista cinese, la prima asiatica e la seconda donna a vincere l’Oscar per la miglior regia.

Tratto dal saggio di Jessica Bruder, Nomadland racconta cosa resta del sogno americano negli Stati Uniti di oggi in cui i borghesi di ieri sono i nuovi poveri, che non si possono permettere una casa e quindi nomadi alla ricerca di lavori occasionali, costretti a scegliere tra l’assicurazione sanitaria e il cibo.

Il film, che ha già vinto due Golden Globe e un Leone d’Oro, è interpretato da attori professionisti, come la protagonista premio Oscar Frances McDormand e David Strathairn, e da non professionisti, come i nomadi Linda May, Swankie e Bob Wells. Per Zhao non è una novità: anche i suoi due film prima di Nomadland, Songs My Brothers Taught Me e The Rider, sono drammi ambientati negli Stati Uniti dell’ovest con attori non professionisti ma persone che interpretano se stesse e la loro vita reale.

Perché Zhao è interessata a catturare la vita così com’è, trasformandola in narrazione e immagini, con l’obiettivo di salvare nel ricordo persone e luoghi che stanno scomparendo, o sono già scomparsi, inghiottiti dall’evoluzione della civiltà dei consumi. I suoi film sono tutti ambientati negli Stati Uniti, e raccontano le difficoltà della vita quotidiana degli emarginati dalla società, degli esclusi.

"Ultimamente ho pensato molto a come poter andare avanti quando le cose si fanno difficili” ha detto Zhao nel suo discorso di ringraziamento per l'Oscar ricevuto. “Penso che abbia a che fare con la mia infanzia. Da piccola, in Cina, mio padre e io giocavamo a memorizzare poesie e testi classici cinesi, li recitavamo insieme. Ce n'è uno che inizia con: 'Le persone alla nascita sono intrinsecamente buone', parole che hanno avuto un così grande impatto su di me quando ero bambina, che ancora oggi ci credo veramente. Anche se a volte può sembrare il contrario, ho sempre trovato la bontà nelle persone che ho incontrato, ovunque andassi nel mondo".

Mondo che Zhao ha girato molto. Nata a Pechino, ha avuto un rapporto difficile con il suo paese d'origine, soprattutto da quando è riemersa un'intervista del 2013 in cui dichiarava che c'erano "bugie ovunque". L’affermazione ha scatenato la reazione delle autorità cinesi all'uscita di Nomadland nel paese, tuttavia, dopo l'annuncio della vittoria agli Oscar, sulla piattaforma di microblogging cinese Weibo sono fioccate le lodi nei confronti della regista.

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Zaho ha presto lasciato la Cina per l’Europa. Ha frequentato il liceo nel Regno Unito, e ha un legame anche con l’Italia, di cui parla un po’ la lingua, rappresentato da Roberto Baggio: “Era il mio mito,” ha dichiarato di recente a Repubblica, “lo guardavo ai Mondiali e chiedevo: chi è quel ragazzo col codino? Mi ha conquistata la sua sofferenza”.

Dopo il liceo si trasferisce negli Stati Uniti per studiare scienze politiche, ma la politica non la conquista, e così trova lavoro in un bar e altri impieghi occasionali. Grazie a quelle esperienze ha scoperto la passione per le vite degli altri, il piacere di "incontrare persone e conoscere le loro storie", come ha raccontato a Filmmaker Magazine. Da qui la decisione di studiare cinema presso la Tisch School of the Arts della New University, dove si è iscritta nel 2010 e ha studiato con Spike Lee.

"Quello che mi piace di Spike è che non fa nulla di melenso, dice semplicemente le cose come stanno e all’epoca ne avevo davvero bisogno. Avevamo discussioni molto accese, tanto che a volte il suo assistente doveva entrare in aula a controllare che fosse tutto a posto. Ma è stato un periodo molto divertente."

Oggi, a 39 anni, Chloé Zhao è al suo terzo lungometraggio. Nomadland negli Usa è uscito il 19 febbraio 2021, mentre da noi arriverà sul grande schermo a maggio e il 30 aprile su Disney+ Star. Il suo prossimo progetto è Gli Eterni, l’atteso film Marvel da duecento milioni di dollari per la sola produzione.

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