Culture

Domori presenta il Gelato Libre: né latte, né glutine. Solo acqua e cacao.

Domori presenta il Gelato Libre: né latte, né glutine. Solo acqua e il miglior cacao. A giugno la prima gelateria a Milano

Domori presenta il Gelato Libre: né latte, né glutine. Solo acqua e il miglior cacao. 

“Non avrà né latte, né glutine. Una scelta salutista, ma anche organolettica: L’acqua fa esplodere la florealità delle materie prime. Vedrete”.

Con queste parole l’amministratore delegato Andrea Macchione ci preannuncia il lancio del nuovo prodotto figlio di quel polo del gusto gourmet pazientemente costruito da Riccardo Illy e che, nello scorso 2017, ha fatturato 515,3 milioni di euro. Si tratta del Gelato Libre, una sfiziosità composta soltanto da acqua, l’ingrediente più neutro in natura, e dal Criollo, la varietà di cacao più rara in assoluto. Proprio quest’ultimo costituisce già il cavallo di battaglia di Domori, la sub-holding dedicata alla produzione e vendita di cioccolato di alta qualità che dal 2006 fa parte di casa Illy e che proprio oggi festeggia l’acquisizione di Prestat, storico brand di cioccolato inglese fonte d’ispirazione per il celebre film de “La Fabbrica di cioccolato”. Quello di Domori è un successo confermato dal raggiungimento del break even point, ma che rende grazie alle volonta di Gianluca Franzoni, il fondatore della società con sede a None, nel torinese. Grazie all’approdo nell’America del Sud e del Centro nel 1993, Franzoni decide di costruire un modello per il riposizionamento del cacao fine.

Da qui la scoperta del Criollo e l’utilizzo di tecniche avanzate, giungendo a definire una qualità di cacao ineguagliabile, a tal punto da creare un apposito codice di degustazione per scoprirne le mille sfumature. Oggi, l’utilizzo di tecniche avanzate è accompagnato da una lavorazione a tratti “grezza”, in modo da rispettare i cosiddetti “difetti” naturali, evitando così di eliminarli per non appiattirlo sotto l’aspetto organolettico. Quella di Domori rappresenta una scelta delicata sotto diversi aspetti. In particolare, la sfida più difficile sarà quella di mantenere l’equilibrio di bilancio raggiunto nel 2018 cercando di soddisfare i palati dei consumatori più tradizionali e, al tempo stesso, trovando nuovi metodi di produzione e lavorazione di una delle qualità di cacao più prestigiose e meno produttive in natura. Per il momento, l’appuntamento è fissato per giugno, a Milano, con l’inaugurazione della prima gelateria. Nel frattempo si pensa già ad un flagship store con sede a Torino.