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Da "signore degli anelli" a viticoltore di successo: nuova vita di Jury Chechi
Il campione olimpico negli anelli ad Atlanta '96 nel suo agriturismo coltiva uve autoctone come Percorino, Passerina e Sangiovese
Jury Chechi racconta la sua nuova esperienza di viticoltore: "Non mi piace mischiare il vino con quello che ho fatto nella ginnastica"
Jury Chechi ha deciso di dedicarsi a una nuova avventura. Il campione olimpico negli anelli ad Atlanta '96 dopo aver lasciato la ginnastica ha deciso di dedicarsi alla produzione del vino. La verità è che il passaggio è avvenuto in modo del tutto naturale, in quanto la passione per la vigna è sempre stata presente. "Ho sempre avuto piacere nel degustare vini buoni", ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport.
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Jury Chechi nel 2013 ha infatti aperto il suo agriturismo Colle del Giglio a Ripatransone, nelle Marche, con centro benessere, ristorante e una cantina che produce vini importanti. "Quando abbiamo iniziato con l’azienda agricola, l’abbiamo impostata anche sulla produzione di vino", afferma Chechi. Nel suo progetto ci sono il rispetto delle tradizionali locali, anche attraverso la coltivazione di varietà del luogo come il Pecorino e la Passerina per il bianco e il Sangiovese per il Rosso Piceno. Di recente, sottolinea Gamberorosso.it, è passo anche alla produzione con metodo biologico.
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Jury Chechi ha scelto di non utilizzare la sua immagine di atleta per pubblicizzare il suo vino, che infatti non riporta in etichetta il suo nome: "Avevamo fatto un’etichetta, I cinque cerchi, per ricordare le Olimpiadi, è andata anche abbastanza bene, ma non mi piace mischiare il vino con quello che ho fatto nella ginnastica".