Economia
Alitalia, Draghi: "Non accetteremo trattamenti diversi".Ma sdogana la mini-Ita
"Discontinuità", ma "senza accettare asimmetrie ingiustificate" su Ita. Mentre i sindacati tornano a mettere nel mirino il ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti, interpellato sul tema Alitalia nella conferenza stampa odierna il premier Mario Draghi ha tranquillizzato le associazioni di rappresentanza dei lavoratori sul tema degli slot spiegando che sulla compagnia l'Italia non potrà accettare delle "asimmetrie ingiustificate" e "se ci sono delle ragioni per trattare male Alitalia rispetto ad Air France, beh le vedremo perchè non è arbitrario e non accetteremo quindi discriminazioni arbitrarie".
Assicurando che nella trattativa con Bruxelles i ministri Franco, Giovannini e Giorgetti "stanno facendo di tutto”, Draghi ha aggiunto che "il punto centrale della trattativa è creare la compagnia Ita che avrà necessariamente una forte discontinuità rispetto alla precedente Alitalia e che parta immediatamente perché se perdiamo la stagione estiva non siamo messi bene e che parta e si regga sulle sue ali questa volta, da sola senza sussidi".
Draghi ha aggiunto poi di essere dispiaciuto per la perdita del nome e forse del logo, ricordando di aver quasi sempre viaggiato con la ex compagnia di bandiera, gruppo che "si considera come una cosa di famiglia anche se un po’ costosa”, ha chiosato.
"Speriamo che la discussione con la Commissione si risolva in senso positivo”. In mattinata, durante un question time al Senato, Giorgetti aveva fatto capire come ormai anche il Governo italiano si era uniformato alla richiesta di “discontinuità” nel passaggio di consegne dalla vecchia Alitalia in amministrazione straordinaria alla newco Ita richiesta dalla vicepresidente della Commissione europea Margrethe Vestager, spiegando che l’esecutivo sta vagliando la “possibilità di affittare uno o più rami di azienda di Alitalia, nel rispetto del principio di discontinuità” e quindi aprendo alla possibilità che, oltre alla nuova riduzione della flotta rispetto al primo piano industriale disegnato dal Ceo Fabio Lazzerini, il ramo handling e manutenzione restino fuori dal perimetro della newco.
Epilogo che nel pomeriggio aveva fatto scattare nuovamente le proteste dei sindacati. "La newco Alitalia-Ita non può essere priva di una flotta numericamente adeguata con aerei di nuova generazione, deve avere al suo interno la manutenzione e l'handling cosi' come le altre compagnie full carrier poichè sono i presupposti industriali necessari per poter competere in un mercato molto contendibile e perchè entrambe generano profitti e non costi”, avevano tuonato il segretario generale Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi e il segretario nazionale, Ivan Viglietti.
Nella nota, i due sindacalisti avevano anche aggiunto che "il confronto con l'Europa sta facendo emergere che la Vestager ha un atteggiamento molto diverso rispetto a quello adottato con AirFrance e Lufthansa alle quali, nella ricapitalizzazione, non è stato chiesto ciò che invece viene chiesto all'Italia in merito al taglio degli slot. Ciò è stato dichiarato più volte anche dagli altri Ministri che partecipano alla trattativa. La discriminazione è conclamata".