Economia
Banco Bpm, antenne dritte per il governo. Golden Power se Agricole sale troppo
Governo pronto a intervenire nel caso i francesi salgano sopra il 10%. Si muove anche JpMorgan
Antenne dritte di governo e Bankitalia sulla partita del Banco Bpm
"Il risiko bancario italiano in poche settimane si è acceso intorno al Banco Bpm. Prima la mancata Opa di Unicredit, sfumata per una fuga di notizie seguite alle prime mosse ufficiali dell’ad Andrea Orcel. Poi, la settimana scorsa, la zampata del Crédit Agricole, che attraverso la JP Morgan ha rastrellato il 9,2% del capitale della banca guidata da Giuseppe Castagna".
Inizia così il racconto che fa Repubblica della vicenda legata al Banco Bpm, nel quale si muove anche il colosso statunitense Jp Morgan che continua a volteggiare nell'azionariato di Banco Bpm dopo essere stato ingaggiato dal Credit Agricole per aiutare i francesi a costruire una quota del 9,2% del capitale nella banca italiana, con l'intento di proteggere la partnership nel credito al consumo e negoziare da una posizione privilegiata un ampliamento dell'alleanza nella bancassicurazione e nel risparmio gestito.
Secondo Repubblica, anche il governo osserva per capire fino a dove vogliano arrivare i francesi. "In ogni caso, se volesse oltrepassare la soglia sensibile del 10%, l’Agricole dovrebbe chiedere autorizzazione alla Banca d’Italia e alla Bce, nonché effettuare una notifica al governo ai fini dell’esercizio del golden power. Una situazione che ovviamente dal Mef, dal governo e dalla Banca d’Italia monitorano con attenzione e che se resta nei termini odierni non è passibile di intervento".