Chiusure negozi: "Stimolo verso calo consumi e grave perdita posti di lavoro"
Resca, Confimprese: «Chiusure negozi: stimolo verso calo dei consumi e grave perdita di posti di lavoro»
«Con i negozi chiusi tutte le domeniche tranne quelle di dicembre e ulteriori 4 festivi nel corso dell’anno – dichiara Mario Resca, presidente Confimprese (35mila punti vendita, 650mila addetti, 160 miliardi di ricavi) –, il Paese si avvia verso una drammatica decrescita. La misura sulle chiusure dei negozi è recessiva perché mortifica i consumi, accresce la disoccupazione e scoraggia gli investimenti non solo stranieri ma anche del retail italiano che continua ad aprire nuovi punti vendita. Chi crea posti di lavoro? Le imprese e non certo lo Stato».
L’ufficio studi Confimprese stima che nell’ipotesi più pessimistica di 48 domeniche chiuse si perdono 400mila posti di lavoro. Se si calcolano, invece, le città turistiche il dato scende a una perdita di 150mila, un numero comunque allarmante. A risentirne saranno anche l’intera filiera produttiva e gli stessi consumatori.
«L’auspicio è che il governo abbia un ripensamento, come già avvenuto in questi giorni su altre proposte di legge, e non sprofondi il nostro Paese, che non può essere paragonato a nessun altro nel mondo per arte e turismo e che detiene il record mondiale per numero di siti Unesco, in uno stato di arretratezza culturale e sociale» conclude Resca.
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