Confindustria, incontro segreto Vacchi-Bonometti. Ecco perché
di Andrea Deugeni
@andreadeugeni
Sono Adolfo Guzzini del gruppo Guzzini di Recanati, il piemontese Giorgio Marsiaj ed il campano Luca Moschini i saggi a cui gli industriali presenteranno le candidature per la prossima presidenza di Confindustria e che avranno poi il delicato compito di selezionarle verificando il consenso su cui possono contare. I tre componenti della Commissione (più un quarto supplente), sono stati sorteggiati da una rosa di 8 nomi nel corso della riunione del Consiglio Generale di Confindustria in via dell'Astronomia. Un Consiglio terminato poco prima di pranzo al termine del quale il past president Luca Cordero di Montezemolo, uno degli attori in gioco per la prossima tornata elettorale, ha scherzato con i cronisti: "Sto tre metri indietro, anzi quattro, facciamo cinque", ma "mi ricandido se non trovano l'accordo".
Il riferimento è al suo appoggio al presidente di Unindustria Bologna Alberto Vacchi, industriale che irritualmente ha annunciato la sua discesa in campo facendo uno strappo al nuovo regolamento di Confindutria e che ha anche provocato la reazione di alcune territoriali del sistema dell'Aquilotto che hanno sottolineato come l'appoggio e l'endorsement delle associazioni in vista del voto del Consiglio generale di marzo verrà espresso dopo il vaglio dei saggi. Intanto, dopo il caos in Emilia-Romagna, continua il movimentismo di quanti puntano a succedere a Squinzi.
Mentre Assolombarda, come le regionali del Nordest, ha tracciato (con un documento segreto però) il profilo del prossimo presidente della Confindustria, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, Vacchi ha chiamato (con tanto di visita nella città della Leonessa) il bresciano Marco Bonometti, uno dei big lombardi che avrebbe intenzione di candidarsi, per offrirgli una vicepresidenza nella sua futura squadra in campo del suo appoggio. Offerta che Bonometti ha gentilmente declinato.
Quale il senso della mossa di Vacchi? Fonti bene informate, raccontano ad Affari che oltre ad avere l'appoggio di Bonometti nel complesso risiko dei voti finali, Vacchi in questo modo avrebbe ridotto le chances di vittoria (mettendolo in minoranza fra i falchi imprenditori delle tute blu) di Fabio Storchi, il presidente di Federmeccanica che è stato invitato dai propri associati a scendere in campo. Invito che Storchi raccoglierà nei prossimi giorni. La presenza nella propria squadra del falco Bonometti, inoltre, avrebbe permesso a Vacchi di "lavare la macchia" agli occhi degli imprenditori di essere vicino alla Fiom.