Del Vecchio mette ordine nel mattone. Nozze Fonciere-Beni Stabili. Ok in Borsa
Foncière des Régions, azionista di maggioranza al 52,4%, ha presentato una proposta di fusione a Beni Stabili. Nuovo nome entro l'estate. Capitalizzerà 7 mld
Del Vecchio mette ordine nel suo impero del mattone e accorcia la catena che va da Fonciere des Regions a Beni Stabili, un annuncio che ha fatto salire a Piazza Affari, con tanto di sospensione al rialzo, il titolo del gruppo guidato da Christophe Kullmann. Beni Stabili è rientrata alle contrattazioni, dopo lo stop del mattino in attesa del comunicato, e soprattutto dopo l'annuncio che l'azionista di riferimento Foncière des Régions propone una fusione con uno scambio di 8,5 titoli del gruppo francese ogni 1.000 azioni di quello italiano. Un matrimonio da completare entro questo esercizio di bilancio.
Il titolo Beni Stabili viaggia in rialzo del 3,15% a 0,75 euro, muovendosi leggermente sotto il valore proposto nello scambio. E' stabile intanto Foncière alla Borsa di Parigi, con un rialzo dello 0,62% a 88,85 euro. Fonciere de Regions, azionista di maggioranza di Beni Stabili con una quota del 52,4%, ha proposto la fusione tra le due societa'. Come si legge in una nota, Beni Stabili ha preso atto della proposta, arrivata ieri in tarda serata che prevede appunto la fusione di Beni Stabili in Fonciere des Regiones e una successiva quotazione a Parigi e Milano.
Il Cda di Beni Stabili ha autorizzato l'avvio delle discussioni e ha nominato Lazard come advisor finanziario. In attesa della comunicazione, il titolo di Beni Stabili era stato sospeso in Borsa. Al momento e' in asta di volatilita'. Come si legge in una nota della societa' francese, Fonciere des Regions intende proseguire le discussioni con Beni Stabili per definire i termini e le condizioni della predetta eventuale fusione, subordinata in particolare all'approvazione da parte del comitato degli amministratori indipendenti del gruppo italiano. Fonciere des Regiones adottera' una nuova denominazione entro l'estate e utilizzera' il suo nuovo brand nei vari Paesi in cui opera.
La prospettata fusione rappresenterebbe una tappa importante verso la semplificazione dell'organizzazione del gruppo e consentirebbe di aumentare il legame tra le sue diverse attivita'. La societa' francese andrebbe cosi' a consolidare il suo status di player immobiliare europeo integrato e di leader nel proprio settore. Sulla base delle condizioni ipotizzate e considerando le sinergie gia' identificate, per circa 5 milioni di euro, la fusione comporterebbe un impatto lievemente positivo, nell'ordine del +1%, sull'utile Epra e sul Nav per azione del gruppo.
Con la fusione la capitalizzazione di Fonciere aumenterebbe di 700 milioni circa, superando i 7 miliardi e il flottante salirebbe di oltre 500 milioni di euro a circa 4 miliardi. Secondo le previsioni, con l'eventuale fusione, gli azionisti di Beni Stabili beneficerebbero di una esposizione diversificata ai principali mercati immobiliari europei. Inoltre, l'ipotesi di concambio si tradurrebbe in un premio di circa +8% sulla parita' implicita dei corsi medi di borsa ponderati sui volumi di 3 mesi.
La liquidita' di borsa registrerebbe un netto miglioramento (con un flottante moltiplicato per piu' di sei volte) e crescerebbe anche il rendimento, con un dividendo del 16% superiore rispetto all'attuale cedola di Beni Stabili. Nell'azionariato di Fonciere des Regions il maggiore azionista e' Groupe Delfin con il 28,5%, holding a sua volta controllata da Leonardo Del Vecchio, e seguono Groupe Covea (8,5%), Assurances du Credit Mutuel (8,4%) e Credit Agricole (7,5%).