Economia
Europeo/ Non solo calcio, l'Inghilterra è sempre più Little Britain
Rischio nuovo lockdown, ripresa senza slancio, razzismo, Brexit e le divisioni in UK: gli allarmi sul Paese di Commerzbank, Bank of America e Lombard Odier
Passata l’euforia, spenti (quasi del tutto) i cori del “po-po-po-po”, le paginate dei commentatori che decantano le gesta degli Azzurri, è tempo di riprendere in mano il pallottoliere. Corre l’Italia, e non solo per le sgroppate sulle fasce. Le stime sulla crescita del Pil sono state riviste al rialzo e c’è chi dice che si potrebbe perfino flirtare con un +5%. Il Pnrr, se impostato e correttamente portato a termine, consentirà una tale spinta per la nostra economia che il periodo pandemico verrà visto come un ricordo sbiadito e lontanissimo.
Ma mentre il nostro Paese per una volta è davanti a tutti, e non solo nel calcio, c’è chi esce sconfitto da Wembley e non solo. L’Inghilterra, infatti, rischia di pagare pesantemente dazio per le sue politiche eccessivamente libere in materia di contenimento del Coronavirus.
Prima di tutto, la variante Delta è estremamente contagiosa. Le restrizioni alla mobilità da e verso Regno Unito, Spagna e Portogallo potrebbero essere questione di giorni. Creando un problema enorme per il turismo e l’economia di questi Paesi. Non basta: se il 19 luglio Boris Johnson deciderà veramente di eliminare anche le ultime forme prudenziali per arginare la diffusione del virus, c’è chi è convinto che si tratterà più di una mossa propagandistica che non di una genialata.
Ad esempio Commerzbank sostiene che l’incremento dei casi, la riduzione delle restrizioni e la variabile “impazzite” della variante Delta potrebbero portare a un nuovo lockdown con un successivo indebolimento della sterlina.
Secondo l’istituto di credito tedesco, “più tardi vengono imposti i blocchi, più duri e lunghi devono essere. E se ciò dovesse accadere, l’ottimismo del mercato” su un eventuale rialzo dei tassi da parte della Bank of England potrebbe essere infranto.
Non basta: a turbare i sonni degli inglesi ci sono altri motivi. Il primo è che la ripresa economica potrebbe aver già superato il suo picco e che il terzo trimestre potrebbe non essere più così brillante. Secondo Bank of America, ad esempio, è “probabile che la produzione economica raggiunga ancora i livelli pre-pandemia entro la fine dell’anno, ma ci sono segnali di grandi parti dell’economia che si stanno già stabilizzando e quindi aumentano i rischi di un persistente divario produttivi”.
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