Economia
Guerra Ucraina, l'elenco delle "banche armate": in testa Unicredit, poi Intesa
I due istituti di credito sono quelli che prestano di più i propri servizi all'industria delle armi. Ma non sono gli unici
Banche armate: Unicredit in testa per servizi alle industrie armiere italiane. Poi Intesa
Unicredit e Intesa San Paolo. Sono queste, secondo quanto scrive il Manifesto in edicola oggi, le due banche italiane ai vertici della classifica degli istituti di credito che prestano i propri servizi alle industrie armiere italiane. "Unicredit è al primo posto, avendo movimentato nel 2021 quasi due miliardi e 400 milioni di euro, la metà dell’intero volume di export di armamenti made in Italy. Segue Intesa San Paolo, con 968 milioni.Contraddizioni di un processo in cui enti e organizzazioni – in questo caso legati alle Chiese –, pur con l’intenzione di agire a fin di bene, alimentano un sistema nel quale bombe, cannoni e banche sono vasi comunicanti", scrive il Manifesto.
I dati derivano, spiega il Manifesto, da una Relazione del governo sull’import-export di armi nel 2021, in cui sono indicate anche le operazioni bancarie delle aziende armiere e l’elenco degli istituti di credito che spostano, anticipano e incassano soldi della vendita di armi, percependo interessi e commissioni. Il quotidiano comunista prosegue l'elenco: "Nella top ten delle «banche armate», dietro Unicredit e Intesa San Paolo, ci sono Deutsche Bank, che ha importi segnalati per esportazioni definitive pari a quasi 737 milioni, e Banca popolare di Sondrio, con 154 milioni. Seguono due istituti esteri: Barclays (139 milioni) e Commerzbank (116 milioni). Infine Bper (96 milioni), Europe Arab Bank (59 milioni), Banco Bpm (52 milioni) e Banca Valsabbina (35 milioni). Nell’elenco completo figura anche Poste Italiane, sebbene con un importo minimo: 41mila euro".
C'è anche un altro aspetto, sottolineato da il Manifesto. "La Cei incassa erogazioni liberali e offerte deducibili per il sostentamento del clero tramite sette diversi conti bancari – fra cui Banca Etica –, tre dei quali aperti in «banche armate»: Unicredit, Intesa San Paolo e Bpm. E così la Caritas Italiana: un conto è in Banca Etica, ma gli altri due sono presso le regine delle «banche armate», Unicredit e Intesa San Paolo".
Leggi anche:
Vaccino Pfizer, Biontech choc: "Problemi precedentemente non rilevati"
FdI: "Alla Conferenza di Milano prepariamo il nuovo governo. Meloni premier.."
Guerra Ucraina, mistero sugli attacchi in Transnistria. Allarme rosso Moldavia
Italia aggrappata al gas russo di Putin. Il Copasir blocca il metano africano
"A noi" e saluti fascisti al funerale di Assunta Almirante
Treviglio, 70enne spara ai vicini. Perrino: "Vietare tutte le armi". VIDEO
Poste Italiane, per Brand Finance è fra i 25 marchi più forti al mondo
Hera, approvato bilancio 2021: utile netto a € 333,5 milioni (+10,2%)