Economia

Intesa-Ubi, l'Antitrust non muove rilievi.L'audizione generale sull'Ops.Rumors

di Andrea Deugeni

Ultimo giro di raccolta di pareri davanti all'Antitrust sull'offerta pubblica di scambio di Intesa-Sanpaolo su Ubi Banca. Audizione, da cui emergeranno delle nuove valutazioni dell'authority, da dipenderà l’esito finale del take-over del primo istituto di credito italiano sul quarto. Un giudizio definitivo che arriverà a luglio. 

UBI Banca
 

Secondo quanto riferiscono ad Affaritaliani.it alcuni fonti finanziarie vicine all’operazione, a differenza del primo round di audizioni in cui l’Antitrust che sta vagliando il deal aveva chiaramente rigettato ogni proposta preconfezionata di dimagrimento della rete disegnata dal gruppo di Carlo Messina, pare che questa volta invece i tecnici dell’authority guidata da Roberto Rustichelli non abbiano rispedito al mittente il nuovo perimetro del ramo d’azienda di Ubi da cedere ex post, preparato da Ca' de Sass per tutelare le soglie di concorrenza nel mercato bancario e non abbiano neanche mosso dei rilievi.

Intesa Sanpaolo oggi
 

La cessione a Bper ora ha per oggetto un pacchetto di 532 filiali invece dei 400-500 sportelli originariamente ipotizzati nell’annuncio dell’Ops. Un ammontare eventualmente da incrementare a 600, qualora il numero non fosse ancora sufficiente per riportare la dimensione della nuova rete di Intesa al di sotto dei limiti Antitrust in alcune aree del Paese.

Nell’ultima audizione generale di tutte le parti coinvolte nel procedimento, l’authority ha ricevuto i diretti interessati, anche quelli che verranno toccati dalle ricadute delle dimensioni del nuovo soggetto bancario. Ovvero Intesa, Ubi, Bper e Fondazione Monte di Lombardia la mattina, UniCredit, Unipol e Cattolica (per la parte del business assicurativo) nel pomeriggio. Un’ulteriore fase di ascolto durata parecchie ore, da cui emergerà una sintesi e il parere definitivo dell’Antitrust.

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Ovviamente l’audizione che riscuoteva il maggiore interesse del mercato è stata quella del gruppo di Messina, al centro della quale, hanno riferito le fonti, c’è stata la valutazione della dismissione “meglio definita” degli sportelli. In Intesa-Sanpaolo le bocche sono rigorosamente cucite, anche per rispettare il lavoro dell'authority che è entrato in una fase molto delicata, ma c'è chi scommette su una delibera favorevole per la banca.

@andreadeugeni