Economia

Pil Italia, allarme inflazione e caro energia: l'Europa taglia le stime 2022

Per il 2022 la Commissione europea prevede che la crescita dell'Italia sarà del 4,1% contro una media Ue e dell'Eurozona del 4% mentre nel 2023 al 2,3%

“Con l'attenuarsi delle pressioni derivanti dai vincoli di fornitura e dai prezzi dell'energia, si prevede che l'inflazione diminuirà notevolmente nell'ultimo trimestre dell'anno e si fermerà al di sotto del 2% l'anno prossimo”, ha aggiunto Gentiloni. “Nel complesso, si prevede che l'inflazione nell'Eurozona aumenterà dal 2,6% nel 2021 al 3,5% nel 2022, prima di scendere all'1,7% nel 2023”. 

Mentre Dombrovskis mette in luce il fatto che l'economia europea “ha ora riguadagnato tutto il terreno perso durante il culmine della crisi, grazie al successo delle campagne di vaccinazione e al sostegno coordinato della politica economica. La disoccupazione ha raggiunto il minimo storico. Questi sono risultati importanti”. Certo ci sono ombre e le principali sono costituite dal “significativo aumento dell'inflazione specie dei prezzi dell'energia insieme alle strozzature nella catena di approvvigionamento e nel mercato del lavoro”. Fattori che “stanno frenando la crescita”. In ogni caso “i fondamentali della Ue rimangono solidi e saranno ulteriormente rafforzati quando i Paesi inizieranno a mettere in atto i loro piani di ripresa e resilienza". 

Il commissario Gentiloni, dal canto suo, ricorda che “molti venti contrari hanno raffreddato l'economia europea questo inverno: la rapida diffusione di Omicron, un ulteriore aumento dell'inflazione guidato dall'impennata dei prezzi dell'energia e dalle persistenti interruzioni della catena di approvvigionamento. Con questi venti contrari che dovrebbero attenuarsi progressivamente, prevediamo che la crescita riprenderà già da questa primavera”. 

Ciononostante l'ex premier italiano mette le mani avanti sull'inflazione: 'E' probabile che le pressioni sui prezzi rimarranno forti fino all'estate, dopodiché l'inflazione dovrebbe diminuire con la moderazione della crescita dei prezzi dell'energia e l'allentamento delle strozzature nell'offerta. Tuttavia, l'incertezza e i rischi rimangono elevati".