Economia

Pnrr, pressing di Gentiloni: "Vicini alla scadenza, accelerare su attuazione"

di Redazione Economia

Il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, intervenendo a un evento sul Recovery a Bruxelles

Gentiloni: "Accelerare sul Pnrr, il termine del 2026 è fisso"

La seconda metà del periodo entro cui attuare i Piani nazionali di ripresa e resilienza (Pnrr) "sarà più impegnativa, ma non possiamo lasciarsi andare alla fatica, dobbiamo continuare a lavorare tutti insieme per fare di questa opportunità unica un successo. Perché il 2026 è dietro l'angolo". Lo ha affermato il Commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, che nell'intervento di apertura della Conferenza sui Pnrr organizzata dall'Ue ha rilanciato i suoi propositi di usare il modello di Next Generation Eu, "che si è dimostrato un successo", anche dopo la conclusione di questo programma, nel 2026 appunto.

"Gli Stati devono mantenere lo slancio sull'attuazione e accelerarla quando necessario", ha detto. "Stimiamo che saranno necessari 650 miliardi di investimenti addizionali annui per gli obiettivi 2030, i Pnrr aiuteranno a colmare questi divari fino a quando non si esauriranno, ma ovviamente le nostre necessità non si esauriscono lì. E nuove priorità sono emerse - ha detto - come la difesa e la ricostruzione dell'Ucraina. Come finanzieremo questi investimenti? Per parte mia penso che il sistema del Pnrr può servire come esempio per il futuro". "Non ho dubbi - ha sostenuto Gentiloni - che l'Ue trarrebbe molto beneficio da un asset comune permanente e sarebbe una grande questione da discutere per la prossima Commissione europea. E sono anche convinto che i nostri scopi ultimi devono essere quelli di creare una capacità di bilancio comune, sarebbe cruciale su aree come energia, innovazione, difesa". "Il tempo per discutere queste cose è adesso o quantomeno - ha precisato - nei prossimi mesi, non proprio durante la campagna elettorale".

Secondo Gentiloni "non ci sono dubbi che Next Generation Eu si stia dimostrando un successo". Ha citato quattro ragioni: "primo, ha giocato un ruolo importante nel sostenere una ripresa robusta. L'Ue ha ritrovato livelli di Pil prepandemia nel terzo trimestre del 2021, molto prima del previsto e molto diversamente da quanto accaduto nella crisi finanziaria, in cui ci vollero 7 anni. Seconda ragione - ha proseguito - i Pnrr hanno preservato e aumentato gli investimenti pubblici, questo contrasta con l'esperienza disastrosa successiva la crisi finanziaria".

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"Terzo, il Pnrr hanno portato una nuova ridimensione al finanziamento degli strumenti: rendendoli condizionati all'attuazione di riforme che intervengono su sfide di lungo termine. E a seguito di ciò abbiamo un sacco di miglioramenti sull'attuazione delle raccomandazioni specifiche per paese. Infine, NextGenEu ha fatto dell'Ue un player rilevante sul mercato, con emissioni passate da 400 milioni a 120 miliardi e questo ha anche aiutato a sostenere il ruolo internazionale dell'euro". "Siamo a metà strada. Sentiamo spesso dire che l'attuazione va a rilento. Quello che è vero è che l'attuazione tempestiva è essenziale, perché il termine del 2026 è irremovibile. Quindi gli Stati devono mantenere lo slancio e accelerarlo quando necessario", ha avvertito l'eurocommissario. "I critici puntano al fatto che c'è stato un rimbalzo post-Covid ma poi la crescita è rallentata. Ma la colpa di questo è la guerra della Russia", ha sostenuto Gentiloni. Pnrr e NextGenEu "si è dimostrato uno strumento flessibile per navigare in acqua incerte. Gli stati ci dicono che l'attuazione mette sotto pressione i loro sistemi amministrativi, interverremno su queste sfide senza però riaprire i termini" dei piani, ha chiarito.