Economia

Stipendi dei top manager, cambia tutto per Enel, Eni, Leonardo, Poste ed Enav

di Redazione Economia

Si conferma la stretta del governo sugli stipendi dei top manager delle società controllate o partecipate dallo Stato che sono quotate in Borsa

Stipendi dei top manager, cambia tutto

Il decreto Lavoro cambia le regole. Si conferma la stretta del governo sugli stipendi dei top manager delle società controllate o partecipate dallo Stato che sono quotate in Borsa.

La nuova regola chiede al ministero dell’Economia di “esercitare il diritto di voto” per assicurare che le politiche di remunerazione da applicare ai nuovi incarichi di vertice rispondano a tre obiettivi: “contenere i costi di gestione”, “privilegiare le componenti variabili direttamente collegate alle performance aziendali e a quelle individuali rispetto a quelle fisse” ed “escludere o comunque limitare i casi e l’entità” delle buonuscite da riconoscere in caso di dimissioni o fine mandato, sottolinea il Sole 24 Ore: “In sostanza, nell’ottica del ministero dell’Economia si tratta di una sorta di ‘moralizzazione’ delle buste paga dei manager per cancellare o quanto meno limitare al minimo le prassi di compensi che oltre a essere ovviamente elevati sono blindati da componenti fisse scorrelate ai risultati effettivi ottenuti dall’azienda”.

Nel caso questa norma entri in vigore prima dell’8 maggio, come scrive Startmag, verrà applicata già a partire dalle prossime assemblee di Poste, Leonardo, Enel ed Eni già tutte convocate tra l’8 ed il 10 di maggio.