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Economia
Tim, Bernabè: "La cessione della rete? Ormai è inevitabile"

Bernabè: "Tim, destino segnato. Fine di Telecom come la conosciamo"

Il destino di Telecom Italia, una volta leader indiscusso nel settore delle telecomunicazioni, sembra essere sospeso tra le decisioni del consiglio d'amministrazione e l'offerta vincolante presentata dal fondo americano Kkr, con la partecipazione del Ministero dell'Economia, per l'acquisto dell'infrastruttura di rete. Franco Bernabè, ex amministratore delegato di Telecom Italia e oggi presidente di Acciaierie d'Italia, non ha esitato a esprimere il suo giudizio sulla situazione attuale, definendola "la fine di Telecom come la conosciamo". Lo riporta La Stampa. 

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Bernabè, che ha guidato Telecom Italia in due diverse fasi, afferma che la storia dell'azienda è segnata da una serie di errori che hanno privato l'Italia di una posizione di leadership tecnologica. Tra i fattori chiave che hanno contribuito a questa situazione, l'ex manager menziona l'instabilità azionaria, un problema che ha afflitto l'azienda per oltre due decenni. Un primo colpo è arrivato nel 1999 con l'opa ostile lanciata dalla Olivetti, guidata da Roberto Colaninno, che ha compromesso la situazione finanziaria di Telecom Italia. Bernabè sottolinea che occorre fare qualcosa per garantire un futuro all'azienda, ma questo futuro sarà molto diverso da quello del passato, con Telecom Italia destinata a diventare più piccola e modesta.

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L'offerta presentata dal fondo americano Kkr sembra essere l'opzione più realistica al momento, secondo Bernabè, che riconosce che ci sono poche alternative valide considerando la situazione attuale. Tuttavia, egli non si è limitato a commentare l'attuale situazione, ma ha anche fatto riferimento alle sue scelte quando era a capo di Telecom Italia. Ha sempre cercato di difendere l'eredità di un'azienda che un tempo era tra le prime sei al mondo nel settore delle telecomunicazioni. Tuttavia, nel 1999, aveva previsto che la fine di Telecom Italia sarebbe stata causata dal suo smembramento, una previsione che si è avverata.

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I problemi di Telecom Italia sono iniziati con l'incapacità di gestire un grande cambiamento e sono stati aggravati da scalate a debito che hanno privato il Paese di competenze e di un patrimonio aziendale che un tempo era un punto di forza del sistema tecnologico italiano. I dati finanziari confermano questo declino, con una significativa riduzione del fatturato e un aumento dei debiti netti. Anche il numero di dipendenti è drasticamente diminuito.

Un aspetto cruciale della situazione di Telecom Italia è il cambiamento nella funzione della rete. In passato, Telecom Italia aveva il monopolio della rete di accesso, con un'intelligenza centrale che gestiva i servizi. Tuttavia, con lo sviluppo delle tecnologie, i servizi sono stati spostati altrove, e la rete è ora utilizzata principalmente per il trasporto.

In conclusione, secondo Franco Bernabè, la storia di Telecom Italia è segnata da una serie di errori, dalla mancata ricapitalizzazione, dall'instabilità azionaria e da scalate a debito che hanno portato all'attuale situazione. La possibile vendita dell'infrastruttura di rete rappresenta una fase successiva in questo processo di declino, e il futuro di Telecom Italia sarà notevolmente ridimensionato rispetto al passato.

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