Economia

Tim, Vivendi "vede" l'accordo Mef-Kkr. Ma ci sono ancora delle nubi

di Marco Scotti

Una nota del gruppo francese "benedice" l'interessamento del governo ma chiede un confronto per trovare le migliori soluzioni. I nodi Serco e valutazione

Tim, Vivendi pronta a "vedere" il piano di Kkr per la rete. Ma non ha ancora sciolto le riserve

Felix The Cat
 

La sottoscrizione del memorandum d’intesa tra Kkr e il Mef per quanto riguarda la rete di Tim viene letta come “una notizia positiva” dai francesi di Vivendi. Ma è davvero così? Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, dietro alle parole di prammatica c’è molto di più, come d’altronde si può evincere anche da altre dichiarazioni riportate dall’Ansa e attribuite a fonti vicine alla holding di Vincent Bollorè. Insomma, i francesi sono pronti a "vedere", per usare un linguaggio pokeristico, ma non sono ancora del tutto convinti. 

Per arrivare a soluzioni concrete e praticabili – dicono le famose persone informate sul dossier - , è necessaria l'apertura di un dialogo serio con Vivendi. Un confronto è ora indispensabile per trovare la migliore soluzione per la società e per tutti i suoi azionisti, di cui Vivendi continuerà a rappresentare gli interessi con la massima determinazione”. Che cosa significa questa affermazione? Ci sono vari livelli di lettura.

Leggi anche: Tim, accordo Mef-Kkr: offerta vincolante. Tesoro al 20% nella Netco di rete

Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, infatti, i francesi sono dubbiosi del piano che riguarda la rete di Tim. E temono, oltretutto, che vi possano essere dei problemi con l’attuale governance. Il governo, che pure si è detto disponibile a fare da regista all’iniziativa, non ha ovviamente la possibilità di cambiare il sistema di gestione dell’azienda che è quotata in Borsa e che quindi risponde a logiche di mercato. Di più: pare che i francesi non siano rimasti piacevolmente soddisfatti – per usare un eufemismo – del piano messo a punto nel memorandum e che temano che non sia particolarmente futuribile