Economia
UniCredit, anche Crt in campo per Orcel.Ma nel piano "attenzione ai territori"
Dopo CariVerona, anche Fondazione Crt esprimerà voto favorevole alla politica di remunerazione della banca che prevede 7,5 milioni di stipendio al nuovo Ceo
Prosegue la corsa degli azionisti forti di UniCredit all'endorsement al mega-stipendio dell'amministratore delegato entrante Andrea Orcel, 7,5 milioni di euro accordati al primo anno interamente slegati dalla performance, decisione che sta creando qualche mal di pancia ad alcuni fondi presenti nel capitale (forti prese di posizione dei proxy advisor Iss e Glass Lewis) della banca e che rischia di essere bocciata nell'assemblea di giovedì. Oltre ad approvare il bilancio, l'assise è chiamata principalmente a rinnovare il consiglio di amministrazione, passaggio che vedrà la nomina di Pier Carlo Padoan a nuovo presidente (al posto di Cesare Bisoni) e di Orcel come nuovo capo-azienda.
Dopo CariVerona che la scorsa settimana ha fatto filtrare che approverà le nuove politiche remunerative e di trattamento di fine rapporto del gruppo (ad Orcel assicurate fino a due annualità), oggi è stata la volta di un altro azionista storico del gruppo: la Fondazione Crt.
L'ente torinese guidato da Giovanni Quaglia esprimerà voto favorevole alla policy di remunerazione complessiva della banca, in linea sia con le best practice internazionali di gruppi analoghi, sia con il perseguimento dell'obiettivo della creazione di valore nel medio-lungo termine nell'interesse di tutti gli stakeholders.
L'auspicio della Fondazione Crt, spiega una nota dell'ente torinese, è che il nuovo Ceo di Unicredit guidi le scelte strategiche del gruppo verso il più opportuno posizionamento sul mercato in un periodo sfidante come quello attuale, con una particolare attenzione ai territori.