Economia

UniCredit, Il Ceo Mustier lascia la banca. Contrasti in Cda sulle strategie

di Andrea Deugeni

Non disponibile per un altro mandato. Come ha scommesso oggi la Borsa, con l'uscita del Ceo diventa ora più probabile l'acquisizione di Mps

Alla fine i contrasti nel consiglio di amministrazione di UniCredit sulle strategie del piano Team 23, in primis sul capitolo M&A che Mustier ha sempre escluso ma anche sulla creazione della subholding estera, hanno portato a quello che era nell'aria. Come raccontato domenica da Affaritaliani.it, Jean Pierre Mustier lascerà il gruppo di Piazza Gae Aulenti, al più tardi alla fine del secondo mandato in corso: il banchiere francese, arrivato nel luglio del 2016 nel gruppo per sostituire Federico Ghizzoni (che era stato suo capo tre anni prima, mentre Mustier era alla guida del corporate&investment banking) non è disponibile a candidarsi per il terzo da amministratore delegato in occasione del rinnovo del board che avverrà in primavera. 

Padoan zaino
 

"Nel corso degli ultimi mesi, è emerso che la strategia del piano Team 23 e i suoi pilastri fondanti non sono più in linea con l'attuale visione del Cda. Di conseguenza, ho preso la decisione di lasciare il gruppo alla fine del mio mandato ad aprile 2021, in modo da consentire al consiglio di definire la strategia futura", ha motivato Mustier in una nota il proprio passo indietro.

"In ogni caso - ha proseguito - ho sempre sostenuto che cinque anni sono il periodo di tempo ideale per svolgere il ruolo di Ceo in una azienda e i miei cinque anni in UniCredit sono stati, per non dire altro, un'esperienza straordinaria. Sono orgoglioso di ciò che abbiamo raggiunto e di quanto realizzato in così poco tempo".

Recentemente il consiglio di amministrazione ancora presieduto dall'uscente Cesare Bisoni ha cooptato l'ex ministro Pier Carlo Padoan, che sarà designato a presidente, e la banca, ha fatto sapere ancora la nota del gruppo servita anche per dissipare l'incertezza sulla governance che oggi ha affossato il titolo a Piazza Affari, può "ora avviare i lavori sulla futura composizione del board".

HQ UniCredit Italy 11 IlcielosopraMilano MassimoPizzotti
 

Mustier potrebbe anche lasciare prima della scadenza nel caso in cui venga individuato "un successore per garantire una transizione ordinata".

Il presidente designato e il Cda uscente - spiega ancora la nota di UniCredit - inizieranno una ricerca, sia all'interno che all'esterno del gruppo, per identificare il nuovo amministratore delegato "seguendo un processo di selezione accurato e rigoroso che riflette l'impegno del gruppo per assicurare una solida governance aziendale".

"Ritengo che UniCredit debba molto a Jean Pierre, che ha preso le redini del gruppo in un momento molto delicato riuscendo in una straordinaria inversione di tendenza, portando a compimento con successo il Piano Transform 2019 e guidando fermamente il gruppo attraverso la crisi iniziata con la pandemia del Covid-19", ha commentato Bisoni la scelta del banchiere francese. "Sono dispiaciuto per la decisione odierna, che tuttavia mostra ancora una volta la professionalità di Jean Pierre e non fa altro che aumentare la mia stima nei suoi confronti", ha aggiunto.

Si apre ufficialmente la ricerca di un nuovo Ceo che, vista la presenza di Padoan e la posizione favorevole di alcuni consiglieri, potrebbe aprire il progetto e accelerare sull'integrazione fra il cavaliere bianco UniCredit e il Montepaschi, su cui spinge il Tesoro e il suo direttore generale Alessandro Rivera per portare a termine l'uscita dal capitale (ha il 68,2%) di Rocca Salimbeni. 

Mustier
 

Per la composizione del prossimo consiglio, come avvenuto in passato, Piazza Gae Aulenti si appoggerà alla società di head hunting Spencer Stuart, ma nel gruppo già si fanno i nomi di alcuni banchieri che potrebbero andare a sostituire Mustier: si va dall’ex Bnl ed ex Cdp Fabio Gallia all’ex Mps e Intesa-Sanpaolo Marco Morelli e dal numero uno di Poste italiane Matteo Del Fante, che però oggi ha smentito di essere disponibile all'incarico di Ceo, all'amministratore delegato di Banco Desio, tra l’altro ex UniCredit, Alessandro Decio e a Carlo Vivaldi, attuale co-chief operating officer della banca ed ex responsabile dell'area Cee che rappresenterebbe dunque una soluzione interna.

Sono circolati anche i nominativi del numero uno di Banco Bpm Giuseppe Castagna, dell'ex direttore generale di UniCredit Roberto Nicastro e dell'ex Goldman Sachs Diego De Giorgi, che già siede nel board di Piazza Gae Aulenti. Difficile che della partita, fanno notare alcune fonti, faccia parte l'ex amministratore delegato di Ubi Victor Massiah, il cui nome era stato fatto anche nel 2016 dopo il passo indietro di Ghizzoni: l'ex Ubi avrebbe firmato un patto di non concorrenza

@andreadeugeni