Economia
Wanda, il business dei parchi giochi non rende. Jianlin vede a Sunac (9,3 mld)
La mossa e' stata determinata dalla volontà di Wanda di puntellare il bilancio, prima della Ipo della divisione immobiliare commerciale in Cina
Il miliardario Wang Jianlin, l'uomo più ricco della Cina, esce dal business dei parchi a tema, business che si è rivelato un flop per Dalian Wanda, il colosso cinese dell'immobiliare che è più volte planato in Italia in cerca di affari. Proprio per questo la controllata di Jianlin, nota per la sua attività nell'e-commerce e che negli ultimi anni è diventata uno dei gruppi cinesi più attivi a livello internazionale (ha acquisito la catena di cinema americana AMC, lo studio hollywoodiano Legendary e una quota del 20% nella squadra di calcio spagnola Atletico Madrid), ha deciso di vendere a Sunac China la quota di controllo dei suoi parchi a tema, che nei piani avrebbero dovuto mettere a segno performance migliori di quelli di Walt Disney in Cina. Wanda cedera' il 91% della maggior parte delle sue attrazioni turistiche e culturali (tra cui tre parchi a tema gia' in funzione) e 72 dei suoi 102 hotel cinesi per 9,3 miliardi di dollari.
La mossa e' stata determinata dalla volontà di Wanda di puntellare il bilancio, prima dell'Ipo della divisione immobiliare commerciale in Cina, oggi zavorrata da un debito che si aggira intorno ai 33 miliardi di dollari. Wanda rimarra', comunque, responsabile della realizzazione e gestione dei parchi in fase di sviluppo e le attrazioni manterranno il brand della compagnia. Oltre ai parchi di Nanchang, Hefei and Harbin, almeno altre 9 strutture, tra parchi tematici e attrazioni turistiche, fanno parte del deal, che dovrebbe essere formalizzato a fine mese. Wanda e' entrata nel business dei parchi a tema dopo che il mercato immobiliare cinese si e' avviato su una china discendente, facendo chiudere il bilancio del gruppo dello scorso anno con ricavi in calo del 14%.
Il debutto del gruppo in questo business e' avvenuto nel 2014 con il Wanda Movie Parl di Wuhan, che si e' rivelato essere un vero e proprio insuccesso ed e' stato chiuso. Di recente il gruppo e' finito nel mirino della China Banking Regulatory Commission, ente regolatore del settore bancario, che ha richiesto alle banche commerciali del Paese di indagare su alcuni prestiti offerti a un gruppo di compagnie che negli ultimi anni hanno compiuto investimenti aggressivi all'estero. I regolatori cinesi sono preoccupati soprattutto per il massiccio deflusso di capitali dalla Cina, che ha messo pressioni al ribasso sullo yuan. Lo scorso anno le autorita' del Dragone hanno posto dei limiti alla possibilita', da parte delle compagnie cinesi, di fare investimenti all'estero.
A Wanda, che non ha nascosto tempo addietro l'interesse a rilevare Postbank da Deutsche Bank, fanno capo dal 2012 le sale Odeon e Uci attraverso Amc Entertainment. I suoi occhi si sono posati anche sul 49% di Paramount Pictures, dopo aver acquisito Legendary Picture, gli studios che hanno prodotto "Il Cavaliere Oscuro". La societa' aveva puntato anche a una quota di Lions Gate Entertainment, lo studio cinematografico californiano che ha prodotto The Hunger Games, e alla storica casa di produzione Metro Goldwyn Mayer, il produttore indipendente dei film di James Bond.
Dalian Wanda ha acquisito World Triathlon Corporation, gruppo Usa proprietario dei diritti e gestore della competizione Ironman, Infronts Sports & Media, e il 20% del club calcistico Atletico Madrid. In Italia Wanda ha studiato attentamente il dossier Arena di Verona e ha cercato di mettere le mani sulle attivita' sportive di Rcs, a esclusione della Gazzetta dello Sport. Ha valutato, inoltre, i trophy asset alberghieri delle principali citta' italiane, da Milano a Roma, da Firenze a Venezia.