Esteri

Joe Biden aumenta le tasse a ricchi e multinazionali con sedi estere

di Daniele Rosa

Dal 21% al 28% l’imposta sulle società. Ma al Congresso sarà lotta dura tra rep e dem

E dopo i 2000 miliardi di dollari per i ristori il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, sta pensando ad un dettagliato piano fiscale per raccogliere oltre 2000 miliardi di dollari per finanziare il suo ambizioso piano infrastrutturale.

Obiettivo del piano è di raccogliere 2,5 trilioni di dollari nei prossimi 15 anni attraverso l’aumento dell'imposta sulle società, un'aliquota minima del 15% sui profitti al netto delle imposte e un forte incoraggiamento alle grandi società che pagano tasse all’estero a riportare in patria i loro profitti.

La nuova tassazione si compone di tre punti centrali.

Il primo è l'aumento dell'imposta sulle società, dall'attuale 21% - voluto da Donald Trump del 2017 - al 28%, sette punti percentuali al di sotto comunque del 35% in vigore fino alla presidenza del repubblicano.

Il secondo è l’adozione di misure decise contro società (molte multinazionali) tassate in altri paesi, paradisi fiscali, come Bahamas o l'Irlanda. E questo attraverso un aumento delle imposte sui guadagni esteri e un’aliquota minima del 15% sugli utili al netto delle imposte dichiarati.

In terzo luogo, stop ai sussidi alle aziende di combustibili fossili sostituiti da incentivi per la produzione di energia pulita.

Le società attualmente tassate all'estero non potranno più eludere il pagamento delle tasse americane sui pagamenti effettuati alle filiali estere. Questa misura, secondo il Dipartimento del Tesoro, dovrebbe garantire un ritorno di 2 trilioni di dollari di profitti esteri nel prossimo decennio.

Di fronte alla dura opposizione Biden ha detto “che non è accettabile che 91 delle 500 più grandi società del paese avessero pagato zero tasse nel 2019”. La promessa del democratico è di non aumentare le tasse ai redditi inferiori ai 400000 dollari annui.

Secondo l'ultimo sondaggio l'American Employment Plan - il nuovo piano infrastrutturale-è sostenuto dal 73% degli elettori, in maniera bipartisan. Ma al Congresso, l'opposizione al piano è feroce, e i Democratici hanno davanti lunghe battaglie. Janet Yellen,

Janet Yallen, Segretario al Tesoro degli Stati Uniti, è certa che il piano di aumento delle tasse “sia reciprocamente vantaggioso per il Paese e le aziende. La riforma fiscale non è un gioco a somma zero, con le aziende da una parte e il governo dall'altra. Esistono politiche reciprocamente vantaggiose, vantaggiose per tutti. E il nuovo piano va proprio in questa direzione”.

Ma la Congresso la guerra non è ancora iniziata.