Esteri
Kuleba: "Sedermi al tavolo con i russi? Provo disgusto. Stanno perdendo"
Il ministro degli Esteri ucraino: "Mosca avverte la sconfitta. Bisogna raddoppiare il sostegno e l'invio di armi"
Guerra Russia Ucraina, Kuleba: "Putin deve incontrare Zelensky"
Botta e risposta durissimo tra ministri degli Esteri di Russia e Ucraina. Il chiaro segnale che la pace è lontana arriva dalle dichiarazioni di due figure chiave dei rispettivi governi. "Non credo che Sergei Lavrov sia pronto per una conversazione seria" e la Russia sia pronta a trovare "soluzioni al tavolo dei negoziati". Lo dice in un'intervista all'Associated Press il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba dopo che Lavrov aveva parlato di "rischio concreto di una terza guerra mondiale". "Ma se vedrò un cambiamento nell'atteggiamento di Mosca - prosegue Kuleba - e che sono pronti a cercare seriamente soluzioni reciprocamente accettabili, supererò il mio disgusto e mi siederò con lui a parlare" ha aggiunto. Per Kuleba, prima il presidente Putin accetterà di incontrare il presidente Zelensky, più sarà probabile che si avvicini il momento della fine della guerra. "Ho fiducia nel mio presidente, è preparato e sa come negoziare", ha insistito.
"La Russia perde l'ultima speranza di spaventare il mondo per il sostegno all'Ucraina. Da qui il discorso di un "reale" pericolo della Terza Guerra Mondiale. Questo significa solo che Mosca avverte la sconfitta in Ucraina". Lo scrive su Twitter il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba. "Per questo il mondo deve raddoppiare il sostegno all'Ucraina in modo da prevalere e salvaguardare la sicurezza europea e globale", aggiunge. "E' in Ucraina che si sta decidendo il destino dell'Europa, il destino della sicurezza globale, il destino del sistema democratico. E soprattutto, si sta decidendo come sarà la vita nel centro e nell'est del nostro continente e se ci sarà vita". Lo afferma il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "In tutte le città e comunità dell'Ucraina, la Russia ha mostrato ciò che vuole e può portare all'Europa - aggiunge - Cosa può portare a Tbilisi, Helsinki, Vilnius, Varsavia, Praga, tutte le città e i paesi che i propagandisti di stato russi hanno a lungo apertamente identificato come presunti nemici per Mosca".