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Il chip di Musk nel cervello funziona. Il trapiantato zero: "Nuova vita"

di Redazione Esteri

Neuralink, il racconto del trapiantato zero: "Così resto connesso al mondo e posso fare di nuovo le cose da solo"

Neuralink, il primo trapiantato fa progressi: "La mia vita adesso è cambiata". Esulta Musk

Elon Musk può festeggiare per un altro grande traguardo. Noland Arbaugh, 29 anni, tetraplegico da otto anni dopo un incidente durante un tuffo, vive ormai da 100 giorni con un chip nel cervello. Il ragazzo è il trapiantato zero di Neuralink, l'azienda di proprietà del patron di Tesla che si occupa di impianti cerebrali interfacciati con un pc. Noland - riporta Il Corriere della Sera - è il primo paziente al mondo a usare questo chip, chiamato Link, per utilizzare dispositivi digitali solo grazie alla mente. Arbaugh è stato operato al Barrow Neurological Institute di Phoenix, dove gli è stato impiantato il chip. Si tratta di un minuscolo impianto formato da una capsula esterna "biocompatibile" (quella che contiene il chip e che viene materialmente installata nel cervello), una batteria, il chip e una parte di elettronica per tradurre i segnali cerebrali e trasmetterli ai dispositivi, a sua volta composta da 64 fili, 1.024 elettrodi e una batteria wireless.

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Ieri, a poco più di tre mesi dall’operazione, Musk ha postato sul suo account X un comunicato di Neuralink con gli aggiornamenti sui progressi dello studio Prime, di cui Noland è il primo partecipante. "Sono stati 100 giorni di successo", ha scritto Mr.Tesla, ricevendo oltre 67 mila "cuori" e oltre 8 mila repost dai suoi follower. Anche Noland - prosegue Il Corriere - ha raccontato come è cambiata la sua vita. "Link mi permette di vivere secondo i miei tempi, senza bisogno di avere qualcuno". Prima utilizzava uno stick per tablet che doveva essergli posizionato in bocca da un operatore sanitario. Inoltre, spiega ancora l’uomo, "mi ha aiutato a riconnettermi con il mondo, coi miei amici e la mia famiglia. Mi ha dato la possibilità di fare di nuovo le cose da solo, senza bisogno" degli altri "a tutte le ore del giorno e della notte". La cosa più comoda? "Ora posso sdraiarmi nel mio letto e usare Link quando voglio".