Esteri

Ucraina, Fabbri: "A Xi non interessa la pace, dalla guerra ci guadagna"

di Eleonora Perego

L'analista geopolitico e direttore di “Domino” ad Affari smonta il vertice Pechino-Mosca. E sui migranti: "Roma da sola non ce la fa, vuole l'aiuto della Nato"

A proposito di Stati Uniti, quanto il conflitto Russia-Ucraina gioca a loro favore?

Gli Stati Uniti vogliono sicuramente sottrarre l’Ucraina alla sfera di influenza russa, ma vorrebbero che la guerra finisse subito, in senso negativo per Mosca. Questo per dedicarsi maggiormente all’Indopacifico, alla Cina: questo è il vero obiettivo degli americani.

Chi vorrebbe davvero che la guerra continuasse sono i cinesi, che in realtà sono i maggiori beneficiari della situazione. Da un lato il conflitto obbliga la Russia a chiedere aiuto proprio alla Cina - e a venderle risorse a basso prezzo; dall’altro lato distrae gli americani (che paradossalmente sono aiutati da Pechino a rimanere impegnati nel conflitto, dal momento che la Cina paga parte del loro debito pubblico) dall’Indopacifico, e dal ruolo diplomatico nel resto del mondo.

Tutto ciò a meno che la Cina possa 'intestarsi' la pace, o quantomeno il 'cessate il fuoco'. Anche per questo, nel frattempo, Pechino continua a proporsi come mediatore, cosa che ha un impatto soprattutto per i Paesi non occidentali, che sono la maggioranza. Questo atteggiamento ha una sua funzionalità, proprio perché fa apparire il ruolo cinese contrapposto a quello più bellicoso degli Usa: questa è la retorica della propaganda cinese.

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Quanto è probabile l'arresto di Donald Trump?

Questo è impossibile saperlo, lo sa solo la Procura di New York. Trump sostiene che si tratti di un complotto, e potrebbe dirlo per aizzare quella parte di opinione pubblica – ancora consistente – che lo segue, creando una schermatura in suo favore. Per ora, però, non ci sono conferme da parte della Procura.