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Trevignano, la Madonnina mette le rotelle: la veggente Gisella Cardia trasloca: è ufficiale

Trasloco in fretta e furia dal lago per la famiglia della Cardia. Il sindaco Machiucchi: “Incerte certezze”. Elena Polidori: “Non si sposterà di molto”

Via i mobili dalla casa di Trevignano a pochi passi dalla spianata delle presunte apparizioni: Gisella Cardia, la presunta veggente che ha inchiodato l'Italia con le sue visioni, le donazioni contese e i fedeli in fila verso quella scomunica che prima o poi apparirà, lascia il lago a due passi da Roma.

Amata, da molti considerata al pari di una visionaria immaginaria, secondo la trasmissione Zona Bianca di Rete 4 ha fatto in fretta e furia le valige con destinazione sconosciuta. Via Gisella e via il marito con tanto di mobili e suppellettili dalla sede dell'Associazione Trevignano Onlus, sede operativa delle scorribande religiose della Maria Giuseppa Scarpulla, in arte Gisella, culminate con il decreto del Vescovo di Civitacastellana che ha cancellato le apparizioni dalla storia del borgo sul lago e seguito dal divieto di preghiere di gruppo e di diffondere i “messaggi della Madonna” che la Chiesa non riconosce. Tradotto: fantasie.

Il sindaco di Trevignano a Rete4 non smentisce nè conferma

Il sindaco di Trevignano Claudia Maciucchi, incalzata dall'inviata di Zona Bianca, Valentina Renzopaoli, non smentisce e non conferma. Anzi parla al microfono di “incerte certezze”, sperando in cuor suo che Trevignano riacquisti un po' di pace post-Cardia.

Il Comitato per la Legalità: "Sono arrivati due camion..."

Chi invece tuona, è il “Comitato per la Legalità” che tanto si è battuto contro i raduni al Campo delle Rose: “Sono arrivati due camion, sono entrati dentro casa, c'era il signor Cardia, hanno iniziato a portare tutti i mobili…. dove sia andata non lo sappiamo... però di certo non sta più qui da giorni”.

Che fine farà la veggente?

Ma che fine farà la veggente del lago? Secondo Elena Polidori, segretario del Comitato per la legalità, “Non andrà lontano da qui in un luogo non vincolato dove proseguire la sua attività”.

Per la famiglia Cardia, una seconda "fuga": già nel 2016 via da Patti per fallimento

A volte vanno e ritornano. Al clan Cardia era già accaduto nel 2016, quando Maria Giuseppa Scarpulla, decise di lasciare Patti, il suo paese in provincia di Messina, dopo il fallimento della sua azienda di ceramica “Maiolica italiana”. Dalle piastrelle alle apparizioni il passo è stato breve. Sempre soldi “girano”.