Green

Ambiente: Vaticano pionieristico, dalla raccolta dei rifiuti all'energia green

La nuova illuminazione di Piazza S. Pietro, del Colonnato del Bernini e della Basilica di San Pietro ha permesso un risparmio tra il 70 e l'80%

Ambiente, svolta ‘green’ del Vaticano: dalla raccolta dei rifiuti al risparmio idrico

Il documento per la cura della 'casa comune' evidenzia come lo Stato della Città del Vaticano sia stato pionieristico nella salvaguardia ambientale. "Sono state adottate procedure per la raccolta differenziata in tutte le Direzioni/Uffici e lo smaltimento differenziato sia dei rifiuti normali (organico, plastica, carta e materiali ferrosi) sia dei rifiuti speciali/pericolosi (oli esausti, pneumatici, metalli pericolosi, plasti- ca, batterie, rifiuti ospedalieri)", spiega il documento. Dal 2016, presso la mensa di servizio dei dipendenti dello SCV, è stato adottato un sistema di erogazione attraverso distributori tramite i quali l'utente usufruisce direttamente delle bevande con il proprio bicchiere diminuendo fortemente lo spreco di acqua e di rifiuti. E' stato, poi, progettato un nuovo impianto di irrigazione/inaffiamento per modernizzare la rete idrica inserendo nuove tecniche di gestione e per ottenere un risparmio idrico ed un equilibrio in funzione del tipo di coltura. 

Vaticano, svolta 'green': cura delle aree a verde e riduzione consumo di risorse energetiche

La cura delle aree a verde e delle attività connesse in Vaticano prevede la progressiva riduzione di prodotti fitosanitari dannosi a favore dello sviluppo di un articolato sistema di lotta integrata che contribuisce alla salvaguardia dell'ecosistema esistente. Ciò con l'inserimento di insetti antagonisti, fitofarmaci atossici-selettivi, rotazione colturale ed uso di varietà colturali resistenti. Per quanto riguarda l'impegno a ridurre il consumo delle risorse energetiche "sono stati realizzati interventi atti a favorire un maggiore controllo energetico e una diminuzione dell'emissione di anidride carbonica: sono stati istallati pannelli solari, impianti di illuminazione con apparati a LED, sensori crepuscolari di illuminamento e di presenza di ultima generazione, che regolano l'intensità della luce a seconda dell'illuminazione naturale della stanza (impostati anche a garantire gli standard definiti dalle norme sulla tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori). Al 2018, "la nuova illuminazione della volta della Cappella Sistina ha consentito un risparmio di circa il 60% dei costi energetici e delle emissioni di gas serra ed un rallentamento considerevole dell'invecchiamento degli affreschi. La nuova illuminazione di Piazza S. Pietro, del Colonnato del Bernini e dell'interno della Basilica di San Pietro ha permesso un risparmio energetico tra il 70 e l'80%, nonché una sensibile rivalutazione visiva delle superfici artistiche delle volte" riporta il documento.