Green

Bio-Packaging: l’ecovassoio protagonista nella sostenibilità

di Daniele Rosa

Per Fileni produttività e sostenibilità sono su un unico binario

Sostenibile, compostabile, riciclabile, biologico, 100% naturale, parole che stanno riempiendo il carrello della spesa degli Italiani. Infatti sono sempre più numerosi i consumatori orientati verso prodotti attenti all’ambiente. I trend più interessanti (Fonte GS1 Italy e Nielsen) sono nella galassia del packaging. Riciclabile, biodegradabile, compostabile, materiale riciclato, meno plastica: i prodotti con questi claim hanno messo a segno un’espansione notevole sia per offerta (+30%), che per vendite (+54%).

Esiste però un altro volto della pandemia, quello che ha messo sotto pressione il settore del packaging, esasperato dalle esigenze di produrre sempre più imballaggi, a causa dell’emergenza sanitaria che, da una parte ha fatto volare agli acquisti online e l’e-commerce e, dall’altra, ha fatto crescere l’esigenza di sostenibilità che i consumatori si aspettano. 

In un mondo in cui l’attenzione alla sostenibilità ambientale cresce esponenzialmente, anche i consumatori si rivelano più consapevoli, attenti e informati, soprattutto nel comparto dei prodotti alimentari freschi. Sono sempre più numerosi i progetti che nascono dalla sostenibilità, ma ambiscono alla circolarità. Sono le aziende più sensibili a raccogliere da anni l’invito a modelli produttivi più rispettosi dell’ecosistema ambientale. Già da novembre 2019 è in uso, infatti, l’ecovassoio Fileni BIO, il primo packaging che abbatte l’utilizzo della plastica in favore della carta, costituito da un pratico vassoio in cartoncino riciclabile nella raccolta della carta e da un film stampato riciclabile nella plastica. La carta con cui è realizzato il nuovo eco-vassoio Fileni BIO vanta importanti certificazioni come la PEFC garantisce che la carta utilizzata provenga da foreste gestite in maniera responsabile e sostenibile. La certificazione ATICELCA rappresenta un sistema di valutazione che definisce la riciclabilità della carta. La presenza di questo logo sulla confezione indica la possibilità di smaltirlo nella raccolta della carta.

L’ impegno di Fileni  nei confronti dell’ambiente è costante. La linea biologica, l’energia proveniente da fonti certificate rinnovabili, il riuso dei materiali, i trasporti razionalizzati sono solo alcune delle pratiche che ogni giorno costellano la mission del gruppo marchigiano.

“Questi sono infatti valori che, da sempre, integrano il DNA del Gruppo - asserisce Simone Santini Chief Commercial Officer -  primo produttore italiano di carni avicole biologiche che produce ed investe nel bio da oltre 20 anni e che ha confermato la propria volontà di concretizzare ulteriormente il proprio impegno cambiando radicalmente il confezionamento dei prodotti. Queste scelte i consumatori le hanno percepite a garanzia di autenticità e trasparenza e non solo sull’onda di una spinta emotiva legata al momento contingente. L’attenzione al packaging, l’investimento in energie rinnovabili, l’agricoltura rigenerativa, la filiera integrata e la valorizzazione del territorio: tutto questo indica una precisa strategia dell’azienda che mira a coniugare innovazione, progettualità e sostenibilità”.

Quale l’impatto ambientale del packaging dei prodotti di largo consumo?

“Nel frattempo il mercato italiano dei materiali compostabili ha registrato una crescita notevole negli ultimi anni, Assobioplastiche ha evidenziato come la quantità di imballaggi compostabili prodotti in Italia sia aumentata di oltre il 150% in soli sette anni, con un trend  in continua crescita.

“Se il mercato italiano dei materiali compostabili ha registrato una crescita così rilevante negli ultimi anni- prosegue Simone Santini-  industria e grande distribuzione dovrebbero crescere sempre più in maniera allineata, e fare ognuno la propria parte. L’industria è più pronta di quanto si immagini, ed il gruppo Fileni, in questo campo, vuole essere un brand attivista”.

La corretta comunicazione in etichetta trasforma il consumatore in “sostenitore”

Il consumo consapevole ispirerà sempre più persone a tenere in considerazione l’impatto ambientale ed etico delle proprie scelte di consumo. In questo senso, il nostro obiettivo è fornire a chi ci sceglie una serie di informazioni relative al sistema di allevamento, alla tipologia di alimentazione e al rispetto del benessere animare per identificare la qualità del prodotto che acquistano.

“L’etichetta è la prima forma di comunicazione con il consumatore finale- aggiunge Simone Santini- l’obiettivo è quello di “alleggerire” le etichette per renderle sempre maggiormente leggibili, chiare per dare un valore alla scelta. Per questo le aziende che contribuiscono a portare valore sulle tavole degli Italiani, con prodotti alimentari “healty” e soluzioni packaging eco-friendly, devono accrescere la consapevolezza su come sia possibile  ridurre l’impatto ambientale lungo la filiera,  ed il nostro acquirente finale non può più essere chiamato consumatore, noi preferiamo chiamarlo piuttosto “sostenitore” di un’azienda, che deve il proprio principale successo alla  scelta strategica di combinare tradizione, innovazione, ed attenzione all’ambiente, nel segno della qualità.

L’ecovassoio, quindi, rappresenta una nuova e importante evoluzione verso la continua ricerca della sostenibilità che contraddistingue la proposta, in grado di garantire un prodotto Biologico al 100% che deriva da capi nati e allevati completamente in Italia”.