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Cirisi climatica, Osservatorio ANBI: il Mediterraneo più caldo di 5 gradi

di Redazione

Vincenzi (ANBI): "Piena fiducia nella collaborazione con il Governo per il Piano Nazionale di Prevenzione Idrogeologica"

In Emilia Romagna, negli ultimi giorni, le perturbazioni hanno toccato maggiormente il versante occidentale della regione con “bombe d’acqua” di quasi 50 millimetri in un’ora (Valsigiara, mm.48,4); in aumento sono le portate dei fiumi Trebbia, Nure, Panaro ed Enza (fonte: Arpae). Si segnala inoltre il superamento del livello massimo nella cassa di espansione “Enza Siap”, mentre gli invasi artificiali nel piacentino (Molato e Mignano), con una disponibilità di 10,76 milioni di metri cubi d’acqua, sono al livello più basso del recente quinquennio, secondi solo al 2022.

In Toscana i fiumi Serchio e Sieve sono in ripresa, mentre Arno ed Ombrone decrescono. Segno meno per tutti i fiumi delle Marche, fatta eccezione per la Nera, il cui livello resta stabile. Il clima torrido comporta un grande ricorso all’irrigazione, per cui i volumi trattenuti negli invasi sono scesi di oltre 3 milioni di metri cubi d’acqua in 7 giorni, ma restano abbondantemente sopra le disponibilità in anni recenti.

Come previsto, le alte temperature e l’assenza di precipitazioni hanno fatto diminuire di ben 5 centimetri, il livello del lago Trasimeno in Umbria, oltrepassando la soglia critica di -120 centimetri sullo zero idrometrico; calano i livelli dei fiumi Tevere e, in minima parte, Chiascio (fonte: Servizio Idrografico Regione Umbria). Anche i laghi di Bracciano e Nemi, nel Lazio, subiscono rispettivamente un abbassamento di 4 e 3 centimetri. Cresce leggermente la portata del Tevere a Roma, mentre i fiumi Aniene, Fiora, Sacco e Liri si mantengono sui livelli della settimana scorsa.

Restano buone le condizioni dei fiumi in Molise e Campania (Volturno, Sele, Liri- Garigliano). Infine, le soffocanti temperature di luglio stanno mettendo a dura prova le regioni meridionali che però, nei mesi scorsi, avevano immagazzinato, negli invasi, un quantitativo di risorsa idrica, tale da affrontare efficacemente anche le grandi richieste di questi giorni: così in Basilicata, in soli 7 giorni, sono stati erogati oltre 13 miliardi e mezzo di litri d’acqua, mentre nel Tavoliere delle Puglie, dove le temperature hanno toccato i 43 gradi, la riduzione dei volumi idrici, presenti nei bacini, supera i 21 milioni di metri cubi.