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Estate 2023, Osservatorio ANBI: il quadro della situazione idrica

di Redazione

Vincenzi (ANBI): "La violenza degli eventi atmosferici comporta scarso assorbimento da parte dei terreni"

Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche, report settimanale: situazione frotemente condizionata da instabilità climatica

Quella che registra il settimanale report dell’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche è una situazione fortemente condizionata dall’instabilità climatica: basta spostarsi fra regioni vicine per passare da una confortante disponibilità d’acqua in Liguria (tutti i fiumi, ad eccezione dell’Entella, sono sopra media) alla condizione di siccità conclamata in Lunigiana con l’esaurimento del bacino della Marana; nella stessa Toscana, però, solo il Serchio è sotto media, mentre Arno, Ombrone e Sieve godono di buona salute. Stesso andamento si registra per i Grandi Laghi in Lombardia: se Benaco (75,7% di riempimento) e Sebino sono sopra la media, ben al di sotto sono Lario e soprattutto Maggiore, il cui invaso è crollato al 17,3% di riempimento, facendo riemergere il ricordo della siccità, seppur per ora moderata. Per il resto, nella regione, portate in calo per il fiume Adda, condizione in linea con gli anni scorsi per Serio e Mincio, decisamente migliore per l’Oglio, mentre lo stato delle riserve idriche lombarde segnano -21,2% rispetto alla media storica, ma ben + 133,52% sull’anno scorso.

"L’andamento pluviometrico, che si sta registrando sull’Italia dopo una stagione straordinariamente siccitosa come lo scorso anno, sta comportando difficoltà nel rimpinguare le falde, poiché la violenza degli eventi atmosferici comporta scarso assorbimento da parte dei terreni", segnala Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI). "Per questo, servono aree come laghetti, invasi o casse di espansione per trattenere le acque e rilasciarle progressivamente, favorendo l’infiltrazione nel suolo e preservando il territorio da eventuali ondate di piena". 

Benchè definito di “severità idrica bassa con precipitazioni”, il distretto del fiume Po presenta, nel tratto piemontese, una condizione idrica non solo inferiore alla media, ma addirittura al siccitosissimo 2022, mentre nel prosieguo del corso si conferma una situazione di magra conclamata, con portata dimezzata al rilevamento di Piacenza. In Piemonte, tutti i fiumi, ad eccezione della Varaita, sono sotto media (il Toce è praticamente dimezzato ed il Tanaro è a circa il 20% della portata storica), così come la Dora Baltea in Valle d’Aosta, dove è in progressiva riduzione anche la portata del torrente Lys.