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Arresto Azzollini, scontro in Giunta. M5s: "Linea difensiva delirante"

"Malan e Augello ritengono che ci sia un fumus persecutionis prima ancora di vedere le carte. Si tratta di una posizione preconcetta che nulla ha a che vedere con la documentazione ricevuta né con l'audizione di Azzollini. Il senatore durante l'audizione è stato largamente insoddisfacente perché ha evitato di rispondere alle domande del Movimento 5 Stelle e come unica difesa ha portato un libro di fantapolitica, una sorta di delirio". Michele Giarrusso, senatore M5S e membro della Giunta per l'immunità, intervistato da Affaritaliani.it, ritiene che non ci sia fumus  persecutionis nei confronti del senatore Azzolllini verso cui la Procura di Trani ha emanato una richiesta di arresto per il crack della casa di cura Divina Provvidenza di Bisceglie. Il senatore prosegue dicendo che "la  linea difensiva di Azzollini è basata sul nulla e su menzogne evidenti.  Il senatore dell'Ncd non è affatto un perseguitato. Quello che viene fuori dall'ordinanza della Procura pugliese è uno spaccato della provincia italiana più vitellona che banchetta coi soldi pubblici anche in maniera grossolana, grottesca e scollacciata". Voterà sì all'arresto? " L'ordinanza è ben salda e seria. Se questa è la linea difensiva di Azzollini, a prescindere da quello che accadrà in Senato, penso che non andrà molto lontano".

Molto più cauto Dario Stefàno, il presidente della Giunta per le autorizzazioni, che sempre ad Affaritaliani.it, spiega: "Non ho ancora sviluppato una mia versione conclusiva. Considero opportuno che io la comunichi prima alla giunta visto il mio ruolo di relatore.

E sull'audizione di Azzollini in giunta dice: "Ha sviluppato una sua tesi difensiva che sarà anche corredata da una memoria scritta. Prima di fare valutazioni attendo di leggerla con interesse". E sui tempi in cui la giunta deciderà, dice:  "Azzollini mi consegnerà la memoria a breve, poi sarò io a dover predisporre una mia proposta per la Giunta. Mi auguro di avere quanto prima la possibilità di farlo, ma non sono ispirato dal timer ma da un ragionamento di contenuto e di sostanza"

"Non ci sono assolutamente dubbi che ci troviamo davanti ad un provvedimento non motivato". Così il senatore Ncd, Andrea Augello, lasciando la sede della giunta del Senato dove è stato audito il senatore Antonio Azzollini. Non solo, aggiunge, per la prima volta "ci si trova davanti un fumus soggettivo. Viene il dubbio che ci sia l'accanimento verso una persona. Non l'avevo mai visto", osserva e chiosa: "Non si finisce mai di imparare".

Nella richiesta di arresto del senatore Ncd, Antonio Azzollini, dei magistrati di Trani "c'è una tale insensatezza in alcuni passaggi logici" per cui il fumus c'e'". O "fumus persecutionis o fumus di insensatezza". Cosi' il senatore di Forza Italia, Lucio Malan, lasciando la sede della Giunta per le autorizzazioni. Se "incongruenze" si potevano ravvisare ad una prima lettura delle carte queste "sono rese ancor più evidenti" dalla versione fornita oggi da Azzollini. Non solo i motivi per cui viene chiesto l'arresto da un lato "non sono previsti dal codice", visto che i magistrati parlano unicamente di gravita' del reato e dall'altro sono legati alla possibilità che Azzollini continui ad esercitare influenza sulla cara di cura oggetto dell'inchiesta. Ma, spiega Malan, il fatto è che questa è ora gestita da una persona "nominata dal tribunale". Di fatto è commissariata.  

Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando mandi gli ispettori al Tribunale di Trani. E' la richiesta pubblica del senatore Psi, Enrico Buemi, dopo l'audizione in Giunta del senatore Ncd Antonio Azzollini, per cui i magistrati pugliesi hanno chiesto l'arresto. "Chiedo in questa sede pubblica che vi sia un'ispezione a Trani per verificare il comportamento di pezzi di Stato che procedono secondo obiettivi non istituzionali", ha detto Buemi.

"L'audizione di Azzollini doveva essere pubblica - ha sottolineato - perché solo così si comprende qual è lo stato dell'arte in questo Paese", ha proseguito il senatore che ha sottolineato le "contraddizioni contenute dentro la documentazione" della magistratura che lo stesso Azzollini ha confutato. "E' lo Stato rappresentato dai giudici di Trani che esce distrutto, altro che mettere sotto inchiesta Azzollini", ha osservato ancora Buemi che ha parlato di attività svolta in modo "superficiale".

"Io avevo già letto la documentazione. In questo momento non ci sono elementi che indichino il fumus" persecutionis. Cosi' il senatore del Pd, Felice Casson, lasciando la Giunta delle elezioni. "Ho chiesto - annuncia quindi - al senatore Azzollini di presentare una memoria specifica. Quindi vedremo. In questo momento - ribadisce - il fumus non c'è". La memoria verrà presentata "in tempi brevi", risponde poi Casson ai giornalisti visto che domani, spiega, Azzollini, depositerà il ricorso al Tribunale del Riesame.

Non rilascia dichiarazioni alle telecamere il senatore Antonio Azzollini che ha lasciato la Giunta delle elezioni e delle immunita' di palazzo Madama, sotto lo sguardo 'curioso' delle telecamere. A chi poi lo incrocia e gli chiede come sia andata la sua audizione risponde semplicemente: "normale". E ancora: è sereno? La replica e' subito "sempre". E ancora, a chi osserva che sono passate praticamente due ore da quando ha fatto il suo ingresso nell'aula di San Ivo a La Sapienza e gli chiede se i commissari gli abbiano rivolto delle domande, Azzollini replica: "certo, ho risposto e  farò ricorso contro la richiesa d'arresto".

Che non vuole rilasciare dichiarazioni alle sua uscita Azzollini lo fa annunciare ai cronisti che aspettano assiepati sulle transenne il passaggio dei commissari. In realta' il senatore Ncd che lascia San Ivo a La Sapienza accompagnato dai commessi di fronte alle telecamere un attimo si ferma e spiega: "ho illustrato le mie ragioni con grande attenzione ho risposto alle domande. Grazie". Poi, anche qui a chi gli chiede se sia sereno risponde affermativamente.

Daniele Riosa (@DanieleRiosa)