Politica

Autostrade, ora il M5s rilancia. “La revoca è la strada maestra”

di Paola Alagia

Intervista di Affari al deputato genovese Battelli, dopo la bufera giudiziaria che ha investito Aspi

“Quanto accertato fino a ora sulla tratta ligure è l’immagine plastica della disfatta di Atlantia, ne accresce solo la sua già scarsa credibilità”. Il deputato genovese del Movimento cinque stelle, Sergio Battelli, commenta a caldo con Affaritaliani.it la raffica di arresti che ha investito Autostrade. “Sul Ponte c’è un’indagine in corso, d’accordo, ma già queste inadempienze sulle barriere fonoassorbenti, per la prima volta accertate dalla Guardia di Finanza - ha sottolineato-, bastano per andare avanti sulla strada della revoca. Parliamo, infatti, di chilometri di autostrada potenzialmente pericolosi, anche a causa del vento che in Liguria soffia forte”.

Battelli, da ligure, non nasconde la sua rabbia: “Ho vissuto sulla mia pelle, insieme a tantissimi pendolari che per lavoro dovevano raggiungere Genova, le ore in coda e i continui cambi di corsia per una pseudo manutenzione. Le inadempienze, infatti, sono sempre state sotto gli occhi di tutti. Ma ciò che fa arrabbiare ancora di più sono i pedaggi alti che i cittadini hanno pagato”. Il deputato pentastellato, presidente della commissione Politiche dell’Unione europea, proprio alla luce di questi filoni d’indagine, non ha dubbi su quanto sia delicata in generale la questione delle concessioni: “L’intero sistema concessorio dei beni pubblici è da rivedere, si tratta di una questione politica che va affrontata di petto. Perché lo Stato, che dà in concessione un bene, deve assolutamente essere certo di come questo bene venga poi gestito e tutelato”.


Intanto, però, c’è da capire se la bufera giudiziaria che ha investito Autostrade possa in qualche modo imprimere un’accelerazione alla revoca o comunque a una soluzione consensuale, visto lo stallo nei negoziati tra Atlantia e Cdp che va avanti da mesi. “E’ inutile ribadire che per noi del Movimento cinque stelle la revoca è la strada maestra da percorrere. Detto questo, però, il dossier è in mano al governo che ci sta lavorando - ha puntualizzato Battelli -. Mi fido di quanto stanno facendo il presidente del Consiglio e tutto l’esecutivo perché ritengo che l’unica bussola debba essere quella di ottenere il migliore servizio per i cittadini, senza però farsi travolgere da cause pendenti infinite. Sappiamo tutti quanto sia delicata, infatti, questa partita sia sul piano morale - e da ligure per me la questione morale è prioritaria – e sia su quello politico e tecnico”.

Pesa molto anche il parere dell’Avvocatura generale dello Stato che a febbraio scorso invitava a ponderare bene l’opzione revoca rispetto a una soluzione negoziale, non potendosi escludere in via giudiziaria il riconoscimento del diritto di Aspi all’integrale risarcimento, non è così? “Gli aspetti tecnici, appunto, sono al vaglio del governo. Proprio perché - ha concluso il deputato genovese - non dobbiamo assolutamente correre il rischio di incartarci in pratiche legali infinite. E, soprattutto, perché lo Stato non deve perderci”.