Politica

Dai migranti alla religione, Papa Francesco è l'insospettato alleato di Meloni

Di Giuseppe Vatinno

Le parole dell’Angelus dal Papa sono le stesse che pronuncia la Meloni a Palazzo Chigi, solo qualche chilometro più in là. Analisi

Crescendo don Guido è sostituito dai Papi ed in una città come Roma il rapporto è strettissimo. Nel suo racconto il posto principale ce l’ha un “grandissimo uomo, un santo” e cioè Giovanni Paolo II, Karol Wojtyla.
Racconta Giorgia che per lui pianse a piazza San Pietro il giorno della sua scomparsa. Certamente il ruolo anti-comunista del Papa polacco deve aver giocato un suo fascino, al di là della dottrina.

Ma anche un altro Papa è stato la guida della Meloni e cioè Benedetto XVI recentemente scomparso. Un Papa conservatore. E poi si arriva all’attuale pontefice, Papa Francesco. Di lui dice: “Ammetto di non averlo sempre compreso. A volte mi sono sentita una pecorella smarrita…vedo troppo atei che lo osannano e troppi fedeli confusi”. C’è da dire che Papa Francesco non è certo un Papa facile da capire e soprattutto da spiegare e da interpretare.