Politica
Loggia Ungheria, Davigo ha agito in buonafede: il reato commesso è l'inumanità
Di Gianni Pardo
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Lui potrebbe aver sbagliato credendo di agire per il meglio ma la legge non tiene conto delle intenzioni. Infatti essa è capace di punire anche un galantuomo come lui che in vita sua magari non ha parcheggiato nemmeno una volta l’auto dove è vietato.
Ecco il punto: mentre io sarei felice di vederlo assolto e pur non avendo “letto le carte” gli attribuisco la più cristallina buonafede, lui in passato ha mancato di umanità nei confronti di chi friggeva sul banco degli accusati.
Ecco dunque il dispositivo: “Dottor Davigo, io l’assolvo a scatola chiusa dal reato ascrittole perché il fatto non costituisce reato. Nel frattempo la condanno a chinare la testa, almeno una volta, riconoscendosi colpevole di inumanità”.
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