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Fascina: "Senza Silvio è solo sopravvivenza. Io la Nilde Iotti della Destra"

di redazione politica

L'ultima compagna di Berlusconi: "Ero al liceo, avevo 14 anni e la sua leadership coinvolgente e trascinatrice mi aveva stregato. Lo seguivo ovunque"

FI, Fascina: "Quando io e Silvio rientrammo a casa dopo l'ultimo ricovero..."

Marta Fascina ricorda Silvio Berlusconi a quasi un anno dalla sua morte. L'ultima compagna del Cavaliere parla di questo periodo senza di lui: "Mi hanno portato via la felicità. Mi hanno strappato il cuore. Non è stato un anno vissuto, - dice Fascina a Il Giornale - è stata mera sopravvivenza. Un lutto così terribile non si supera, si convive con esso. Peraltro ieri ricorreva un anno da quando rientravamo a casa dopo il lunghissimo ricovero in ospedale ed eravamo felici pensando di esserci lasciati il peggio alle spalle. Come ho detto più volte, la mia passione politica nasce con Silvio. Ero al liceo, avevo 14 anni e la sua leadership coinvolgente e trascinatrice mi aveva stregato. I suoi ideali e i suoi programmi di modernizzazione dell'Italia, il suo modo di comunicarli, mi entusiasmavano. Ero affascinata e sedotta dalla figura di Silvio e dal suo contributo imprenditoriale e politico al nostro Paese. Lo seguivo ovunque, in tutte le sue manifestazioni".

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"Se mi sento un po' come la Nilde Iotti di Destra che subì molti pregiudizi e ostilità perché era la compagna di Togliatti? Sì - prosegue Fascina a Il Giornale - il pregiudizio è stato un elemento che ha sempre accompagnato la mia storia con Silvio e per certi versi ancora non mi abbandona. Ma lui mi ha insegnato ad avere una certa flessibilità rispetto alle cattiverie gratuite. L'amore ed il sorriso sono l'arma più forte contro l'odio e l'invidia. Il senso di protezione con cui mi avvolgeva, mi hanno resa impermeabile rispetto a qualsiasi critica o pregiudizio. Ho guardato sempre avanti, forte del suo sostegno e del suo amore".